Politica
6 ottobre, 2025La notizia - pubblicata dalla Gazzetta dello Sport - è stata rilanciata dalle opposizioni. Grimaldi (Avs): "Il governo Meloni appalta l'ordine pubblico ai servizi di intelligence di Tel Aviv"
Che la partita di calcio Italia-Israele in programma il prossimo 14 ottobre a Udine non fosse solo una questione sportiva era chiaro da tempo. Ma ora, con l’avvicinarsi del match e con l’esplodere delle proteste per Gaza e al fianco della Global Sumud Flotilla, la sfida di qualificazione ai prossimi Mondiali diventa anche una questione d’intelligence.
La denuncia di Avs
"Apprendiamo con grande preoccupazione che il governo italiano, tramite il ministro Piantedosi, ha autorizzato il Mossad ad agire a Udine il 14 ottobre in occasione della partita Italia-Israele, contro cui abbiamo raccolto quasi 30 mila firme, e della conseguente manifestazione", hanno affermato Andrea Di Lenardo, capogruppo Avs - Possibile in Consiglio comunale a Udine, e Serena Pellegrino, consigliera regionale Avs in Friuli-Venezia Giulia.
Per il deputato di Avs, Marco Grimaldi, è "una decisione che non solo è politicamente irresponsabile, ma istituzionalmente inconcepibile”.
Poi, si chiede: “Con quale mandato? Con quali regole d’ingaggio, per usare le parole di Tajani sulla Global Sumud Flotilla? Era già accaduto nelle settimane scorse a Parma, ora accadrà anche a Udine — continua il vicecapogruppo di Avs —. Il governo Meloni sembra aver appaltato la gestione dell'ordine pubblico a un servizio segreto estero, un apparato peraltro di un governo sotto accusa internazionale per crimini contro l'umanità. Autorizzare il Mossad a operare sul nostro territorio è una scelta che calpesta il diritto internazionale e la dignità della nostra democrazia. Tanto più dopo i rapimenti e le violenze commesse dall'esercito israeliano contro cittadini italiani ed europei, prelevati illegalmente da navi battenti bandiera italiana”.
"Una partita che non si dovrebbe giocare"
Le polemiche erano scoppiate dallo scorso agosto, quando è stata calendarizzata la partita comunque già in programma, considerato il girone di cui fanno parte gli azzurri allenato da Gennaro Gattuso. L’Associazione italiana allenatori calcio si è rivolta direttamente al presidente della Figc, Gabriele Gravina: “Una partita di calcio, preceduta dagli inni nazionali, può essere considerata solo una partita di calcio?”. Il responsabile Sport del Partito democratico, Mauro Berruto, l’aveva definita “una partita che non si dovrebbe giocare” e aveva lanciato una petizione rivolta ai membri italiani del Comitato olimpico internazionale per sospendere Israele da tutte le competizioni sportive, sulla falsariga di quanto fatto con la Russia e la Bielorussia all’indomani dell’invasione dell’Ucraina.
E durante lo sciopero generale dello scorso 3 ottobre, un corteo ProPal aveva raggiunto il centro tecnico della Figc di Coverciano, dove si allena la Nazionale. Ma la “partita che non si dovrebbe giocare” invece si giocherà. Con sugli spalti della Dacia Arena di Udine, oltre ai tifosi israeliani, anche gli agenti del Mossad, il famigerato servizio d’intelligence estero di Tel Aviv.
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