Attualità
3 ottobre, 2025La manifestazione di Roma, partita dalla stazione Termini, si è diretta verso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti guidato dal leader leghista. A Porta Pia forze dell'ordine in tenuta antisommossa
Matteo Salvini attacca lo sciopero generale per Gaza e per la Flotilla? E allora i manifestanti — 60 mila, secondo i promotori — si dirigono verso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, a Porta Pia. “Blocchiamo tutto. Salvini stiamo arrivando”: con questo grido, da piazza del Cinquecento di fronte alla stazione Termini, gli organizzatori si sono diretti verso il ministero guidato da Salvini, già presieduto dalle forze dell’ordine.
Una volta arrivati di fronte al dicastero di Porta Pia, sono state lanciate uova contro le camionette della polizia e contro il ministero. Poi, i cori: "Salvini fascista, primo della lista" e "Salvini sei un codardo, ti nascondi nelle fogne come i sionisti".
Salvini — ma anche Giorgia Meloni e altri membri del governo — sono tra i più presi di mira dalle centinaia di migliaia di persone che stanno scendendo in piazza. Ieri (2 ottobre) il leader leghita aveva lanciato un messaggio che aveva il sapore dell’ultimatum: “È un appello che faccio a lavoratrici e lavoratori: chi danneggerà, bloccherà il Paese, in nome di uno sciopero illegittimo, ne pagherà le conseguenze. Di più — ha aggiunto —: siccome la legge che prevede le sanzioni per chi organizza e partecipa a scioperi illegali è del 1990, e ha sanzioni ridicole, ho portato in Consiglio dei ministri la proposta di aggiornare al 2025 queste regole e queste sanzioni perché chi sbaglia paga”.
Poi, questa mattina ha rincarato la dose attaccando il segretario della Cgil, Maurizio Landini. “Oggi chi sciopera illegalmente crea un danno di miliardi di euro al sistema Italia. Chi restituisce la giornata di lavoro al milione di italiani che oggi non potranno prendere il treno per uno sciopero dichiarato illegittimo? Ecco, lo organizza Landini e lo paghi Landini”. Arrivato in piazza a Roma, è arrivata la replica di Landini: “Salvini ha giurato su una Costituzione in cui c'è scritto che lo sciopero è un diritto e lui questo diritto lo deve garantire a tutti — ha detto il leader della Cgil rispondendo ai cronisti —. Io nella mia vita non avevo mai visto un rappresentante dello Stato minacciare i suoi cittadini se esercitano un diritto sancito dalla Costituzione”.
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