Attualità
8 ottobre, 2025Si stanno moltiplicando le piazze per chiedere il rilascio dei membri della Freedom Flotilla arrestati dall'esercito israeliano. Nella capitale alle 18:30 al Colosseo, nel capoluogo lombardo in piazzale Lodi dalle 18: tutti gli appuntamenti, città per città
Le piazze sono pronte a riempirsi, ancora, dopo l’abbordaggio in acque internazionali dei membri della nuova flottiglia da parte dell’esercito israeliano. A differenza della precedente missione (dagli esiti identici), questa volta né la presidente del Consiglio Giorgia Meloni né il ministro della Difesa si sono espressi. Lo ha fatto il titolare della Farnesina, Antonio Tajani, che ha sottolineato che “a loro verrà prestata tutta l’assistenza consolare necessaria”.
Quali sono le manifestazioni convocate per la Freedom Flotilla
L’attenzione — questo il messaggio dell’equipaggio di terra — deve rimanere alta. Per questo sono state convocate per oggi pomeriggio — 8 ottobre — diverse manifestazioni in tutta Italia. A Roma, l’appuntamento sarà alle 18:30 al Colosseo, mentre a Milano, a Napoli e a Bologna ci si troverà alle 18 rispettivamente in piazzale Lodi, in piazza Municipio e piazza Maggiore.
Ma di minuto in minuto, aumentano le città che stanno aderendo all’appello per stare affianco ai membri della Freedom Flotilla nelle mani dell’esercito israeliano: Torino (20:30, piazza Castello), Bari (piazza Prefettura, 17:30), Genova (piazza Caricamento, 18), Padova (Porta Portello, 18:30), Modena (piazza Matteotti, 18), Venezia (Campo Santa Margheria, 15), Reggio Emilia (piazza Prampolini, 18:30), per citarne solo alcune.
“Israele non ha alcuna autorità legale per detenere i volontari"
“Israele non ha alcuna autorità legale per detenere i volontari internazionali a bordo di queste navi. Questo sequestro viola palesemente il diritto internazionale e sfida gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia che richiedono un accesso umanitario senza ostacoli a Gaza — si legge in un comunicato della Freedom Flotilla —. I nostri volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere criminalizzati per aver preso parte ad una missione umanitaria intenta a consegnare aiuti o per aver navigato in acque internazionali. La loro detenzione è arbitraria, illegale e deve cessare immediatamente”.
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