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8 ottobre, 2025Dopo l'abbordaggio di tutte e nove le imbarcazioni della nuova missione per Gaza, con i suoi 150 membri arrestati dall'Idf, Michele Borgia ribadisce che "l'intento era assolutamente pacifico". Tajani: "Verrà portata assistenza consolare"
Sono 150 i membri della nuova flottiglia per Gaza arrestati questa notte — 8 ottobre — dall’esercito israeliano mentre navigavano in acque internazionali, a 120 miglia nautiche dalla Striscia. Cambia il nome della missione — le nove imbarcazioni intercettate erano della Freedom Flotilla Coalition e di Thousand Madleen — ma la dinamica è stata la stessa: “li hanno attaccati in acque internazionali, ancora una volta un'azione piratesca — dice all’Adnkronos il portavoce della delegazione italiana della Freedom Flotilla, Michele Borgia —. Ci aspettavamo che per la nave Conscience ci fosse, per una volta, più comprensione visto che a bordo ci sono professionisti sanitari e 18 tonnellate anche di materiale sanitario, ma non c'è stata”.
Questa volta, continua Borgia, “li hanno fermati con un'azione ancora più istantanea del passato. Non hanno avuto il tempo di accorgersene. Sono arrivati nella notte, con le luci spente per abbordarli: si sono avvicinati molto rapidamente e hanno hackerato anche uno dei nostri circuiti. Le persone a bordo si sono rese conto di cosa stesse accadendo solo quando sono arrivati gli elicotteri perché, essendo una nave, i militari sono scesi anche dall'alto con i cavi”.
ll portavoce ribadisce che le imbarcazioni “non si erano avvicinate alla zona rossa prima di oggi, 8 ottobre, proprio perché il 7 risultava una provocazione. L'intento è assolutamente pacifico. Vogliamo rompere il blocco, ma politicamente, non con azioni di forza”. Sono circa dieci gli italiani coinvolti nella seconda spedizione delle Flotillas: in particolare, a bordo della nave Conscience ci sono quattro italiani (due medici, un infermiere e un giornalista), gli altri sono sulle barche a vela. Ora verranno portati, come avvenuto per i membri della Global Sumud Flotilla, nel porto di Ashdod. Da lì, trattenuti in un penitenziario e poi - verosimilmente - espulsi. Gli occhi, ora, sono puntati sul trattamento che verrà riservato dalle autorità israeliane, dopo che l'equipaggi della precedente missione ha denunciato innumerevoli abusi e maltrattamenti.
“Sono una decina gli italiani fermati. A loro verrà prestata tutta l'assistenza consolare necessaria con la richiesta al governo israeliano di garantire il rispetto dei diritti individuali fini al momento dell'espulsione. Al lavoro anche l'unità di crisi della Farnesina”, ha scritto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.
Il ministero degli Esteri israeliano ha confermato di aver intercettato le nuove imbarcazioni della Flotilla: "Un altro inutile tentativo di violare il legittimo blocco navale e di entrare in una zona di combattimento si è concluso nel nulla. Le imbarcazioni e i passeggeri sono stati trasferiti in un porto israeliano — ha scritto il ministero sui social —. Tutti i passeggeri sono al sicuro e in buona salute. Si prevede che saranno espulsi a breve”.
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