Attualità
28 novembre, 2025Sono tanti i settori che si fermano per l'agitazione indetta dai sindacati di base. A Genova la mobilitazione per Gaza con Greta Thunberg e Francesca Albanese
È il giorno dello sciopero generale nazionale di 24 ore indetto dai sindacati di base contro la legge di bilancio, il riarmo e al fianco della Palestina. Saranno circa 40 le piazze convocate in tutta Italia — da Roma a Milano, da Genova a Bologna fino a Napoli — e diversi i settori coinvolti: dai trasporti alla scuola fino al comparto dei giornalisti, con la richiesta di rinnovo del contratto Fnsi-Fieg scaduto nel 2016. Ma anche questa volta i sindacati sono divisi, con la Cgil che ha lanciato la propria agitazione per il prossimo 12 dicembre, mentre la Cisl il giorno dopo.
Lo sciopero dei treni
Il gruppo Fs (che comprende Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord) ha confermato uno sciopero in programma dalle 21 di giovedì 27 novembre fino alle 21 di oggi venerdì 28 novembre. Durante queste 24 ore potranno verificarsi cancellazioni, ritardi e modifiche alla circolazione, anche se restano previste alcune fasce orarie tutelate. Per i treni regionali il servizio sarà garantito nelle fasce 6-9 e 18-21. All’iniziativa aderisce anche Italo, che ha pubblicato sul proprio sito l’elenco dei treni garantiti.
Lo sciopero del trasporto locale
Per quanto riguarda il trasporto locale, a Milano Atm non aderisce allo sciopero e quindi le linee dovrebbero funzionare regolarmente. Ma un’agitazione di quattro ore indetta da Confial è prevista per domenica — 30 novembre — dalle 8:45 alle 12:45. Situazione diversa a Roma, dove la mobilitazione potrebbe avere una larga partecipazione. Allo sciopero hanno infatti aderito Usb Lavoro Privato, Cub, Sgb e Cobas. Di conseguenza, potrebbero verificarsi disagi per i servizi Atac e per le reti gestite da Autoservizi Troiani/Sap, Autoservizi Tuscia/Bis, Atr, oltre che per i collegamenti svolti da altri operatori in subaffidamento. Le corse saranno garantite dall’inizio del servizio diurno fino alle 8.29 e poi nella fascia 17-19.59. Non sarà invece assicurata la regolarità del servizio dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 fino al termine delle attività.
Lo sciopero del trasporto aereo
Sono previsti disagi anche per il trasporto aereo. Sono garantiti “tutti i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7-10 e 18-21; tutti i voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero”, ha fatto sapere l’Enac in una nota. Assicurato anche “l'arrivo a destinazione di tutti i voli nazionali in corso al momento dell'inizio dello sciopero, la partenza di tutti i voli schedulati in orari che precedono il via all'astensione e ritardati per cause indipendenti dalla volontà delle parti, l’arrivo a destinazione negli aeroporti nazionali dei voli internazionali con orario stimato non oltre trenta minuti primi dall'inizio dello sciopero stesso". Per quanto riguarda infine i voli intercontinentali, sono confermati "tutti i collegamenti intercontinentali in arrivo compresi transiti su scali nazionali nonché seguenti voli intercontinentali in partenza”.
Lo sciopero dei giornalisti
Oggi incrociano le braccia anche giornalisti e giornaliste, in uno sciopero che è iniziato alle 5:30 e finirà allo stesso orario di domani. Qui il comunicato del Cdr de L’Espresso sull’agitazione. La mobilitazione è stata indetta dalla Federazione nazionale stampa italiana per protestare contro la scadenza decennale del contratto nazionale e per denunciare un settore in crisi tra tagli e mancanza di investimenti. Qui i comunicati di Fnsi e Fieg.
Le mobilitazioni per la Palestina
L'agitazione contro il riarmo è legata a doppio filo a quella per la Palestina e per non spegnere le luci sulla situazione a Gaza e Cisgiordania. Oggi a Genova al fianco dei portuali del Calp ci saranno l’attivista svedese Greta Thunberg e la relatrice Onu nei territori palestinesi occupati Francesca Albanese, l’ex ministro greco Yanis Varoufakis e gli artisti Moni Ovadia, Sabina Guzzanti e Vinicio Capossela.
"Siamo qui per mantenere l’attenzione su Gaza, ma anche sulla cattiva politica che si è espressa in Italia, in tema internazionale e non solo – ha detto ieri Albanese –. La Flotilla ha portato la gente in piazza, attirato le attenzioni, ora c’è da continuare la lotta nel Paese. Come è possibile che ogni giorno di più siano negati i diritti minimi, alla prestazione della sanità pubblica, alla scuola, e si scelga di aumentare l’investimento sulle armi?". "Credo che la solidarietà tra lotte sia tra le cose più forti che esistono: vogliamo che le persone siano solidali con le nostre lotte attraverso la solidarietà attiva, anche grazie alla consapevolezza che questo sistema sta uccidendo anche loro", ha spiegato invece Thunberg.
Ma la mobilitazione non si ferma a oggi. Domani a Roma ci sarà la "manifestazione nazionale contro la guerra e il genocidio in Palestina", in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Il corteo si muoverà dalle 14 da Porta San Paolo. “Sarà una giornata di lotta contro il riarmo, per la fine di ogni complicità con Israele e contro il genocidio in corso a Gaza: l’Italia è tra i principali fornitori di armi allo Stato israeliano, mentre la strage continua”, si legge in una nota dei promotori.
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