Una bandiera della Palestina esposta dal balcone, come tante che sono sbucate negli ultimi mesi in tutta la Penisola (e non solo). Ma se sotto quel palazzo passa il Giro d’Italia, con tutte le telecamere a seguire la carovana rosa, allora quel vessillo potrebbe essere un problema, perché finirebbe per essere trasmesso nelle dirette di una delle gare ciclistiche più seguite al mondo - che nel 2018 è partita da Israele -. Così succede che a Putignano, comune di 25 mila abitanti in provincia di Bari famoso per il suo carnevale, le forze dell’ordine bussino alla porta di una residente chiedendo di rimuovere quella bandiera. Senza altre spiegazioni.
La denuncia di Sofia Mirizzi
La denuncia è arrivata dall'interessata, Sofia Mirizzi, che sui social ha spiegato quanto avvenuto: “Oggi (ieri, 13 maggio, ndr.) la polizia è salita a casa nostra per chiederci di rimuovere la bandiera della Palestina esposta sul nostro balcone privato. Non stavamo disturbando nessuno. Non stavamo violando alcuna legge. Stavamo semplicemente esercitando il nostro diritto di espressione in uno spazio che ci appartiene. Ci è dato ad intendere – ha aggiunto – che la bandiera doveva essere tolta perché il Giro d’Italia sarebbe passato proprio sotto casa nostra e la bandiera sarebbe stata inquadrata dalle telecamere nazionali”. Poi, nel suo post di denuncia, Mirizzi continua con due domande: “Da quando esporre una bandiera che rappresenta un popolo e una causa umanitaria è diventato motivo d’intervento delle forze dell’ordine? In quale momento il sostegno civile e pacifico a un popolo sotto occupazione è diventato un problema di ordine pubblico? Chiediamo chiarezza, rispetto e il riconoscimento di un principio fondamentale in una democrazia – ha concluso –. Nessuno dovrebbe essere intimidito per aver espresso la propria solidarietà in modo pacifico e legittimo”.
Le parole del sindaco di Putignano
Sul caso è intervenuto sui social anche il sindaco di Putignano, Michele Vinella: “Ritengo necessario ribadire con fermezza che Putignano è e deve rimanere una città libera, un luogo in cui poter esprimere il proprio pensiero e la propria opinione. Questo siamo sempre stati e dobbiamo rimanere, nel pieno rispetto dell’art. 21 della nostra Costituzione. E questo è ancor più necessario quando si tratta di situazioni che non ci possono né devono lasciare indifferenti come la situazione palestinese. Rispetto all’episodio descritto, avvenuto in un giorno complesso e delicato per le forze dell’ordine in termini di gestione, controllo e prevenzione della sicurezza sul territorio, sono dispiaciuto per l’accaduto perché a Putignano l’operato della Polizia di Stato non ha mai interferito con la libertà di espressione, anzi ha sempre contribuito a che questa venisse garantita con la sicurezza di tutte e tutti. La nostra Città, in primo luogo nelle sedi comunali e negli spazi pubblici, è sempre aperta a chiunque voglia confrontarsi su qualsiasi tema, incluso quello del delicato conflitto israelo-palestinese, così come è anche avvenuto nel recente passato. Putignano è una città aperta e libera, e continuerà ad esserlo”.
Fratoianni: "Esporre una bandiera della Palestina in ogni balcone"
Il caso locale ha avuto subito risonanza al livello nazionale. “Un episodio inquietante e di enorme gravità, su cui presenteremo un’interrogazione parlamentare”, ha denunciato la deputata di Avs, Elisabetta Piccolotti. “Non è la prima volta – ha aggiunto –. Il 25 aprile ad Ascoli uno striscione antifascista era stato fatto rimuovere alla fornaia che lo aveva esposto e questo episodio aveva fatto parlare non poco. Ci risiamo dunque: è possibile che in questo Paese non sia più consentito esporre una bandiera dal balcone se non è gradita al governo?”. Per gli esponenti del Movimento 5 stelle in Commissione cultura, se venisse confermata la versione di Mirizzi, si sarebbe davanti “a una censura arbitraria, inaccettabile in una democrazia matura. Il fatto che sia avvenuto in coincidenza con un evento sportivo, che dovrebbe unire e non dividere, renderebbe l'accaduto ancora più grave”. E il co-leader di Avs, Nicola Fratoianni, lancia un’iniziativa: "Ci rivolgiamo a tutti i cittadini del nostro Paese, a coloro che sentono insopportabile quello che sta accadendo da mesi a Gaza contro bambini, donne e uomini: anche un piccolo gesto, una bandiera, esporre i colori dello Stato di Palestina da ogni balcone per testimoniare la nostra solidarietà a quelle popolazioni martoriate e a far sapere a chi ci governa, che a differenza di loro, non si è indifferenti davanti al genocidio in corso. Una bandiera palestinese, una sciarpa, i colori di quel popolo per dire che lo sdegno degli italiani non si ferma”, ha concluso Fratoianni.
