Secondo le ricostruzioni, il ragazzo, di origini libiche, ha incrociato una volante ed è fuggito. Gli agenti lo avrebbero inseguito senza azionare lampeggianti e sirene

Milano, morto un ventenne mentre scappava in scooter dalla polizia. In ospedale le proteste dei parenti

Una svolta improvvisa, poi l'inseguimento e lo schianto contro un semaforo. Nella notte tra il 20 e il 21 maggio nel quartiere del Corvetto, a Milano, si è consumata una tragedia che ricorda - anche se la dinamica è diversa - la storia di Ramy Elgaml, il diciannovenne egiziano morto lo scorso 24 novembre dopo un inseguimento con i carabinieri.

A perdere la vita è stato Mohamed Mahmoud, un ragazzo del 2004 di origini libiche. Guidava uno scooter T-Max quando, alla vista della volante della polizia, ha girato a sinistra verso via Cassano d'Adda. Stando alle ricostruzioni, era senza patente. La manovra ha insospettito gli agenti, che hanno iniziato a seguire lo scooter. I poliziotti avrebbero riferito di non aver azionato né lampeggianti né sirene. L'impatto mortale con il semaforo è avvenuto in via D’Agrate. Il ventenne è stato trasportato all’Humanitas di Rozzano, dove i medici ne hanno accertato il decesso.

 

Nella mattina di mercoledì 21 maggio, una ventina di persone — tra cui donne, parenti e amici della vittima, tutti residenti nella zona del Corvetto — si sono radunate all’ospedale per manifestare la loro rabbia per la morte del ragazzo. La Questura ha fatto sapere che nella struttura sanitaria non si sono verificati scontri né si registrano feriti, precisando che parenti e amici si trovavano sul posto per "piangere il loro caro defunto, pretendendo di vedere il corpo".

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Un Leone contro Trump - Cosa c'è nel nuovo numero dell'Espresso

Il settimanale, da venerdì 16 maggio, è disponibile in edicola e in app