Attualità
10 luglio, 2025La disposizione dell'Enac è già in vigore e riguarda tutti i voli nazionali e quelli diretti verso i Paesi dell'area Schengen. La direzione generale dell'Ente nazionale per l'aviazione civile: "La mancata applicazione della verifica della concordanza non compromette un adeguato livello di sicurezza"
Le lunghe file ai gate per potersi imbarcare potrebbero scorrere più rapidamente. Secondo quanto stabilito dall'Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, per i voli nazionali, così come per quelli verso i Paesi dell’area Schengen, non è più necessario esibire un documento di identità oltre alla carta d’imbarco, velocizzando, così, il processo di salita sull'aereo. La disposizione dell'Enac, che risulta già in vigore, arriva dopo aver ricevuto nei giorni scorsi il via libera del ministero dell’Interno.
Alcuni esperimenti sono già stati eseguiti negli scali italiani. Come per l'imbarco su un volo Ryanair Bergamo-Minorca del 6 luglio scorso, ad esempio: al gate non è stato chiesto ai passeggeri di mostrare carte d’identità o passaporti, tra la sorpresa generale dei presenti. Ora l’applicazione è estesa a tutto il territorio nazionale: basterà soltanto la carta d'imbarco per poter volare in tutta Italia e verso i Paesi dell'area Schengen (ovvero 25 dei 27 Stati membri dell'Ue - esclusi Irlanda e Cipro - oltre che Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), ma questo non significa che il documento di riconoscimento possa essere lasciato a casa: servirà, comunque, per rientrare. Restano i controlli dei documenti per le destinazioni extra Schengen.
Secondo Leonard Berberi, il giornalista del Corriere della Sera che ha visionato una comunicazione dell'ente, si tratta di una piccola rivoluzione nel programma nazionale per la sicurezza dell’aviazione civile. Finora veniva disposto che il "vettore aereo è responsabile della verifica al gate, all’atto dell’imbarco, della concordanza tra il nominativo del passeggero riportato sulla carta d’imbarco con quello risultante da un documento di identità, previo riscontro visivo dell’identità del passeggero". Ma, secondo la direzione generale dell'Enac, questo passaggio sarebbe superfluo, visto che il passeggero è già stato controllato prima di poter accedere ai controlli di sicurezza e il viaggiatore ha superato con successo i varchi con i metal detector: "La mancata applicazione della verifica della concordanza non compromette un adeguato livello di sicurezza in quanto garantito dall’applicazione delle specifiche misure di sicurezza previste per lo screening del passeggero, come prescritto dalla vigente normativa dell’Unione europea", ha affermato la direzione generale dell’Enac.
Il Viminale ha però chiesto di prevedere comunque la verifica della concordanza al gate per quelle tratte interne, che non saranno fisse, individuate come sensibili per l’emigrazione irregolare, tra cui potrebbero esserci quelle verso la Francia.
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