Attualità
12 luglio, 2025I soggetti individuati dalle due società (e da procura e questura) che in passato hanno avuto Daspo o sono stati coinvolti in episodi violenti resteranno fuori dal Meazza: l'ultima stretta dopo l'inchiesta che ha portato alla sbarra i leader del tifo di San Siro
Dopo gli arresti dello scorso 30 settembre, la promessa era quella di fare pulizia nelle curve di Inter e Milan (ma non solo). Nel frattempo, sono arrivate le prime condanne dei vertici ultrà coinvolti nell’inchiesta “Doppia Curva” della procura di Milano. Ora le due società calcistiche milanesi - che hanno intrattenuto a diversi livelli rapporti con il tifo organizzato ma che sono state riconosciute come parti lese - hanno un passo avanti e decidono di vietare l’accesso allo stadio a soggetti che sono stati coinvolti in episodi incompatibili con la normale passione calcistica. Tifosi “non graditi” a cui sono state respinte le richiesta di rinnovo degli abbonamenti e che quindi, almeno per la prossima stagione, non potranno mettere piede a San Siro, nella “Scala del calcio”.
La stretta arriva da Inter e Milan, in coordinamento con la procura guidata da Marcello Viola e con la questura di Bruno Megale. In base ai nuovi codici etici stilati dai due club, gli ultrà “non graditi” sono quelli che sono stati in passato colpiti da Daspo, ma anche segnalati e sanzionati per aver partecipato, per esempio, a sconti ed episodi violenti. L’obiettivo, come già annunciato da Viola in conferenza stampa il giorno degli arresti, è “recidere” ogni legame col passato. L’elenco, come scrive il Corriere della Sera, è destinato ad aumentare nelle prossime settimane.
C’è poi anche un’altra norma introdotta per troncare alcune delle stortura emerse nell’inchiesta della procura milanese. Dalla stagione che si aprirà tra poco più di un mese infatti, scatterà il blocco totale alla “cessione” degli abbonamenti ad altre persone per i tifosi delle due curve: il secondo anello blu, per i rossoneri, e il secondo verde, per i nerazzurri. Questa novità - introdotta per evitare la rivendita delle tessere intestate a persone fittizie e poi cedute con un sovrapprezzo - si aggiunge al nuovo piano Sicurezza del Meazza stilato qualche settimana fa, con l’installazione di telecamere di riconoscimento facciale ai tornelli d’ingresso allo stadio. Anche se sono in corso le ultime limature con il Garante della privacy, il nuovo sistema dovrebbe partire dalla prima giornata del prossimo campionato.
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