Attualità
23 luglio, 2025Il video pubblicato sui social dalla giornalista: "Questa vita è un carcere, una prigionia, un inferno di dolore quotidiano. Onorevoli, grazie e buon proseguimento di vita"
“Io sono Laura Santi e quando vedrete questo video non ci sarò più perché avrò deciso di smettere di soffrire per mia volontà e mio diritto. Non voglio lasciare un Paese che ignori e si prenda gioco dei malati più gravi”. Inizia così il video registrato prima del suicidio assistito – che è, di fatto, un appello post mortem – di Laura Santi, la giornalista perugina di 50 anni che è morta, in silenzio e a casa sua, dopo essersi auto-somministrata un farmaco letale. Era affetta da una forma avanzata di sclerosi multipla.
In un videomessaggio pubblicato dal marito su Facebook, Laura Santi ha lanciato un messaggio ai parlamentari che si apprestano a discutere il (criticato) disegno di legge sul fine vita presentato dal centrodestra, dopo anni di appelli – finora andati a vuoto – da parte della Corte costituzionale. “Quello sul fine vita è un disegno di legge veramente infausto. Da esseri umani vi chiedo di bocciarlo. Non è un intento di regolamentare il fine vita ma di escluderlo. Non abbiate paura, non porterà a nessun abuso questo diritto. Vi chiedo buonsenso di esseri umani”. Il ddl, per la giornalista, “non va emendato” ma va direttamente “bocciato” perché è anche il frutto – spiega – di un lavoro di concerto tra il governo e il Vaticano.
Nel suo videomessaggio, Santi racconta nel dettaglio le sue condizioni cliniche, la “tortura delle mie 24 ore”, il percorso per “conquistare il diritto al suicidio medicalmente assistito”. Dice che “nessuno mi ha imbeccato queste parole, i miei amici dell'Associazione Luca Coscioni non sanno che lo faccio, è un regalo che faccio a me stessa, alla mia memoria e alla mia vita. Questa vita è un carcere, una prigionia, un inferno di dolore quotidiano e in peggioramento continuo”.
E poi conclude l’appello con queste parole: “Vi scongiuro. Oggi è Laura che parla a voi come esseri umani e sono sicura che dopo avere visto questo video ragionerete meglio e metterete quella mano sul voto secondo la coscienza di esseri umani. Onorevoli, grazie e buon proseguimento di vita”.
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