Attualità
31 luglio, 2025Il gip ordina la stessa misura cautelare per l'ex presidente della commissione Paesaggio Marinoni, l'architetto Scandurra e il manager Pella. In carcere il costruttore Bezziccheri. Non è stata riconosciuta l'induzione indebita contestata al sindaco Sala
Andranno tutti ai domiciliari – tranne il costruttore Stefano Bezziccheri, per cui è stato disposto il carcere – i principali indagati dell’ultimo grande filone sull’urbanistica su cui sta lavorando la procura di Milano. Il gip Mattia Fiorentini ha infatti dato ragione all'impostazione dei pm e ha disposto le misure cautelari richieste. Ai domiciliari, quindi, l’ormai ex assessore alla Rigenerazione urbana di Milano, Giancarlo Tancredi; il re del mattone e Ceo di Coima, Manfredi Catalla; l’ex presidente della commissione Paesaggio, Giuseppe Marinoni, così come l’architetto Alessandro Scandurra, componente della commissione e il costruttore Federico Pella. Le ordinanze sono state eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza.
Nell'ordinanza, il gip parla di "sistema corruttivo rodato" ma non ha riconosciuto l'accusa di induzione indebita; reato che i pm hanno contestato al sindaco Beppe Sala (insieme al falso) e all'archistar Stefano Boeri per la vicenda del "Pirellino".
Non sono riusciti ad evitare l’applicazione delle misure cautelari gli interrogatori di garanzia, introdotti la scorsa estate dalla riforma Nordio, che si sono tenuti lo scorso 23 luglio. Tutti gli indagati si erano difesi dai reati contestati. In particolare, sembrava che Tancredi, con le dimissioni dalla Giunta guidata da Beppe Sala (anche lui indagato), potesse in questo modo far venir meno le necessità delle misure cautelari. Il gip Fiorentini, che finora ha dato spesso ragione al pool di pm guidato da Tiziana Siciliano, è stato però di diverso avviso.
Ora gli avvocati dei sei indagati – a cui sono contestati reati di vario genere, dalla corruzione al falso fino all’induzione a dare o promettere utilità – potranno fare ricorso al tribunale del Riesame che valuterà la sussistenza o meno delle esigenze cautelari. La loro istanza difensiva verrà valutata in agosto. Al di là di come andrà a finire, è finora il principale salto qualitativo delle diverse inchieste che ormai da mesi sono sul tavolo della procura guidata da Marcello Viola: mai, finora, erano stati coinvolti politici di così alto livello come l’assessore Tancredi. L’ultimo grande colpo di scena c’era stato lo scorso marzo, quando ai domiciliari era finito, per corruzione e altri capi d’imputazione, l’ex direttore dello Sportello unico edilizia Giovanni Oggioni.
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