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9 luglio, 2025Il commissario tecnico del Brasile era sotto processo a Madrid con l'accusa di frode all'erario spagnolo per circa un milione di euro
Carlo Ancelotti, allenatore di calcio e attuale commissario tecnico del Brasile, è stato condannato a un anno di carcere per aver evaso più di un milione di euro dal fisco spagnolo. La frode riguarderebbe i ricavi derivanti dai diritti d'immagine di quando allenava il Real Madrid, nel 2014. È stato invece assolto da un'accusa simile per l’anno fiscale 2015. Essendo la pena inferiore ai due anni di reclusione è stata sospesa con la condizionale. Il tecnico dovrà anche versare una multa di oltre 386 mila euro.
La procura aveva chiesto una condanna a 4 anni e 9 mesi di carcere, insieme a una sanzione pecuniaria di circa 3,1 milioni di euro. Nel corso del processo, Ancelotti ha sempre respinto le accuse. "Non mi sono reso conto che ci fosse qualcosa di irregolare. Mi interessava solo ricevere i sei milioni netti per tre anni. Non ho mai avuto la percezione che ci fosse un problema", ha dichiarato. Secondo la versione dell'allenatore italiano, il meccanismo di gestione dei diritti d’immagine finito sotto inchiesta gli sarebbe stato proposto direttamente dal club e prevedeva l’utilizzo di società con sede all’estero.
I fatti risalgono alla prima esperienza di Ancelotti sulla panchina dei Blancos dal 2013 al 2015. Sarebbe poi tornato nel 2021 per altre quattro stagioni, prima di diventare il primo italiano della storia a guidare la Nazionale brasiliana. È ad oggi l'allenatore con più titoli nella storia del Real Madrid, con il bilancio record di due campionati spagnoli, due Coppe di Spagna, due Supercoppe di Spagna, tre Champions League, tre Supercoppe Uefa, due Coppe del mondo per club e una Coppa intercontinentale.
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