Attualità
25 agosto, 2025L'ong ha pubblicato sui social le foto dei bossoli e dei finestrini in frantumi dell'imbarcazione. L'attacco sarebbe partito da una motovedetta fornita dall'Italia
Nella serata di domenica 24 agosto, la nave Ocean Viking dell’ong francese SOS Mediterranee è stata raggiunta dai colpi della Guardia Costiera libica, dopo il salvataggio di decine di persone al largo del paese nordafricano. Tra questi, nove minori non accompagnati.
“Oggi la Ocean Viking è stata deliberatamente e violentemente attaccata in acque internazionali dalla Guardia Costiera libica che ha sparato centinaia di colpi contro la nostra nave” ha comunicato l’ong con un post su X, condividendo le foto dei bossoli e dei finestrini in frantumi dell’imbarcazione. “Gli 87 sopravvissuti e l'equipaggio stanno bene. Stiamo lavorando a ricostruire gli eventi”. Le persone soccorse sarebbero in gran parte sudanesi, in fuga da un conflitto che ha già causato 12 milioni di sfollati.
"Per venti minuti ci è stata scaricata addosso una raffica di proiettili, mettendo a rischio le vita di equipaggio e naufraghi a bordo — denuncia la direttrice di Sos Mediterranee Italia, Valeria Taurino —. Purtroppo non si tratta di un atto isolato ed è la diretta conseguenza della collaborazione di Italia ed Europa con la Guardia costiera libica: il mezzo dell'attacco è proprio uno di quelli donati dal governo italiano nel 2023. Chiediamo che venga avviata un’indagine". Anche secondo il giornalista di Radio Radicale, Sergio Scandura, la motovedetta che aperto il fuoco sarebbe stata donata dal governo italiano: “La vedetta libica cha ha fatto fuoco - ha scritto su X - è uno dei due pattugliatori Corrubia ex GDF consegnati al porto di Messina il 23 giugno del 2023”, ha scritto su X.
Sostegno dall’ong Sea Watch, che con un post su X commenta: “Solidarietà con l'equipaggio della Ocean Viking di Sos Mediterranee, che oggi è stato attaccato con colpi d'arma da fuoco dalla cosiddetta guardia costiera libica. Cos'altro deve succedere perché l'Italia smetta di finanziare queste pericolose milizie criminali?”.
L’Ocean Viking approderà al porto di Siracusa, dopo l’iniziale decisione del Ministero dell’Interno italiano di assegnare come porto di sbarco Marina di Carrara, a oltre 1300 chilometri dal punto di soccorso. L’ong aveva infatti denunciato come la scelta del porto allontanasse la nave Mediterraneo centrale, dove “gli sforzi di soccorso sono disperatamente necessari”.
L’episodio accade dopo la scelta della nave Saving Humans dell’ong Mediterranea di disobbedire all’ordine di approdo presso il porto di Genova, lontano oltre 3 giorni di navigazione dal punto di soccorso, sbarcando invece al porto di Trapani, dopo aver soccorso 10 migranti il 21 agosto. “Inumano lasciare 3 giorni in mare queste persone” ha dichiarato il capomissione di Mediterranea Beppe Caccia. “Disobbediamo a un ordine ingiusto e disumano per rispettare la Costituzione” ha aggiunto. Anche la presidente di Mediterranea, Laura Marmorale, non risparmia critiche alla decisione del Ministero. “La dignità e la vita umana vengono prima di ogni altra considerazione. Abbiamo detto no a questa logica disumana, abbiamo messo un freno come abbiamo potuto".
L’operato violento della guardia costiera libica, sostenuta con fondi italiani ed europei, non è nuovo. Le ong che operano nel Mediterraneo hanno ripetutamente denunciato comportamenti criminali e aggressivi tenuti dalla forza libica, a discapito delle operazioni di salvataggio. Anche a terra, le autorità libiche, oltre che le varie milizie presenti sul territorio, continuano a perpetrare violenze nei centri di detenzione contro i migranti, tra torture, stupri e uccisioni illegali.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Luna cinese - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 22 agosto, è disponibile in edicola e in app