Attualità
1 settembre, 2025La dichiarazione di uno dei giovani: "Ci ripetevano: 'n***i, tornate al vostro paese'". Il movimento: "Fantasiose ricostruzioni giornalistiche"
Tre ragazzi sono stati aggrediti davanti al circolo La Diavolessa di Casapound, in centro a Cesena, attorno alle 23.30 di venerdì sera, 29 agosto. L’aggressione a danno dei giovani, che presenteranno denuncia, è stata interrotta dall’intervento di polizia e carabinieri, che quindi sarebbero riusciti subito a identificare gli autori dell'attacco. È ora probabile che la procura di Forlì apra un fascicolo.
Uno dei tre ragazzi aggrediti è un programmatore di origini ivoriane, un altro è cresciuto a Cesena ed è rientrato per qualche giorno per festeggiare la laurea magistrale in Economia presa alla Sorbona di Parigi, mentre il terzo è un giovane con cittadinanza italiana, togolese e beninese.
“Dopo aver preso un gelato stavamo facendo due chiacchiere, siamo passati davanti a un locale che neppure sapevamo essere la sede di CasaPound con una dozzina di persone all'esterno che stavano bevendo. Uno di loro si è avvicinato gridando 'ne***o di m***a”, ha dichiarato una delle vittime al Corriere di Romagna. “Poi si è tolto la cintura dai pantaloni e mi ha colpito con una cinghiata sulla schiena. Intanto altre 10-15 persone sono avanzate minacciosamente. Sono stato preso da tre di loro e sbattuto contro il muro. Ci ripetevano: 'n***i, tornate al vostro paese'".
Dei tre ragazzi, due sono riusciti a scappare, mentre un altro è rimasto a terra, subendo lesioni peggiori. Il ragazzo è stato successivamente medicato al pronto soccorso dell'Ospedale Bufalin. Con una nota, CasaPound Cesena, che smentisce la ricostruzione dei fatti, ha bollato l’accaduto come “fantasiose ricostruzioni giornalistiche che, anziché fare chiarezza, hanno il solito scopo di alimentare un clima di tensione e di odio”.
“Ad infastidire, più che la violenza, presunta o reale, è il nostro radicamento nel territorio”, ha dichiarato l’organizzazione.
Intanto, è arrivata la condanna del sindaco di Cesena, Enzo Lattuca: “Questi rigurgiti di razzismo e di violenza non vanno sottovalutati o tollerati. Chiedo alle autorità competenti di fare la propria parte a riguardo. Non sono sorpreso che il grave episodio abbia visto come protagonisti i militanti di CasaPound. Razzismo e violenza fanno parte della loro storia e della loro cultura fascista”.
Anche la sezione dell’Anpi a Cesena ha denunciato la gravità di quanto successo: “La città di Cesena, Medaglia d’argento per l’impegno nella Resistenza al nazifascismo, non deve tollerare che simili atti, espressione di quelli che furono elementi fondanti del fascismo, turbino impunemente la convivenza democratica”.
Il circolo Pd della città parla di un atto “molto grave”. “La violenza e il razzismo non troveranno mai spazio a Cesena”, ha dichiarato il partito con una nota.
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