Attualità
4 settembre, 2025Sono stati fermati in un b&b durante la festa di Santa Rosa a cui avrebbe dovuto partecipare anche Tajani (portato in una caserma) e l'ambasciatore israeliano, rimasto a Roma. I due potrebbero essere legati alla rete del boss della mafia turca Boris Boyun, arrestato nella città laziale nel 2024
Hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere i due cittadini turchi arrestati ieri — 3 settembre — a Viterbo dopo esser stati trovati in possesso di armi automatiche che, dalle prime informazioni, sarebbero risultate cariche e pronte all’uso. La procura della città laziale sembrerebbe escludere legami con il terrorismo e finora ha scelto di aprire un fascicolo per traffico d’armi. I due turchi — ma non si esclude che potrebbe esserci anche un terzo in fuga — potrebbero essere legati alla rete del boss Boris Boyun, arrestato nel maggio 2024 a Bagnaia, a pochi chilometri dalla città e ora in carcere.
La segnalazione agli agenti della Digos, che hanno fatto un blitz in un b&b che si affacciava proprio sul percorso della processione della festa-simbolo di Viterbo, è arrivata dal responsabile dell’affittacamere insospettito dai movimenti dei due, oltre che dall’assenza di bagagli.
Al di là del rischio o meno di terrorismo, le forze di polizia hanno alzato al massimo l’allerta: all’evento sarebbe dovuto essere presente anche Antonio Tajani, che è stato messo in sicurezza in una caserma, e l’ambasciatore israeliano in Italia, a cui è stato consigliato di rimanere a Roma. In quei momenti, mentre in prefettura si svolgeva un comitato di sicurezza, in giro per la città giravano i Nocs della polizia e unità cinofile antibomba. Dopo un primo momento in cui la processione si è svolta a luci accese, tra i fischi dei presenti, la cerimonia è poi proseguita come gli scorsi anni.
La pista principale, finora, è quella della mafia turca e legherebbe i due arrestati a un boss — Ismail Atiz — arrestato lo scorso 26 agosto, sempre a Viterbo, perché sospettato di essere al vertice di una banda dedita al riciclaggio e ad altri reati di matrice violenta. L'uomo, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale, si nascondeva in un esercizio di affittacamere.
“Congratulazioni alle forze dell'ordine e al ministro dell'Interno Piantedosi per il pronto intervento che ha portato all'arresto di due cittadini turchi armati a Viterbo, poche ore prima della festa della Macchina di Santa Rosa — ha scritto sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni —. Un'operazione decisiva, che ha permesso di celebrare in sicurezza un evento unico al mondo, riconosciuto dall'Unesco patrimonio immateriale dell'umanità, e rappresentativo di una tradizione secolare profondamente sentita dai viterbesi e da tantissimi italiani”.
“Grazie alle forze dell'ordine, al sindaco e al prefetto che hanno garantito, in sicurezza e evitando il panico, il trasporto della macchina della Santa protettrice della città. Questo episodio spero rappresenti un monito contro quei cattivi maestri che aizzano orchestrando campagne d'odio con un linguaggio violento”, il commento del ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani.
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