Attualità
5 settembre, 2025Nell’estate 2025 il passaporto è tornato protagonista. Esiste una classifica - l’Henley Passport Index - che ogni anno certifica la "potenza" dei passaporti in base al numero di Paesi accessibili
“Si viaggiare, evitando le curve più dure”. La citazione canora anni ’70 è d’obbligo e sintetizza il carattere dell’estate 2025. Gli italiani fanno i conti con l’inflazione, l’incertezza economica e i timori legati agli scenari geopolitici in continuo divenire, ma la voglia di vacanza vince sul resto, e saranno in 30,5 milioni a concedersi una pausa estiva - più 1,5 milioni rispetto al 2024 - spendendo circa 35 miliardi di euro (dati Confcommercio) restando in Italia nel 91% dei casi. Il 9% sceglie la vacanza all’estero, no matter what. E qui entra in scena il protagonista indiscusso dei viaggi oltre confine: il passaporto.
La classifica dei passaporti
Non più solo un documento di viaggio, rappresenta una misura concreta del potere diplomatico di un Paese e della libertà individuale dei suoi cittadini. A confermarlo è il Henley Passport Index 2025, la classifica globale aggiornata che misura la forza dei passaporti in base al numero di destinazioni accessibili senza visto. E l’Italia, ancora una volta, si trova tra le posizioni più alte. In questo ranking l’Italia condivide il terzo posto mondiale con altri sei Paesi europei — Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda e Spagna — con accesso senza visto a 189 destinazioni su 227 totali. È un riconoscimento di rilievo che conferma la centralità dell’Italia nei rapporti diplomatici globali, ma che va anche interpretato nel contesto di un mondo in rapido mutamento.
And the winner is
A dominare la classifica è Singapore il cui passaporto permette l’ingresso senza visto in 193 Paesi, rendendolo ufficialmente il più potente del mondo. Seguono a stretto giro Giappone e Corea del Sud, con accesso a 190 destinazioni. Qui si legge il predominio asiatico nella “corsa alla mobilità globale”, guidata da strategie diplomatiche sempre più aggressive e mirate. Nella ranking troviamo al quarto posto con 188 destinazioni un altro gruppo di Paesi UE, tra cui Austria, Belgio, Olanda, Norvegia, Portogallo e Svezia. In coda alla Top 5 troviamo Grecia, Svizzera e Nuova Zelanda, a quota 187.
Usa in discesa
Fra le sorprese del Passport Index 2025 c’è la “caduta” dei paesi anglosassoni. Nel 2014 erano gli Stati Uniti a guidare la classifica, a distanza di undici anni sono scivolati al decimo posto, con un passaporto che consente l’accesso senza visto a 182 Paesi. Anche il Regno Unito, che ritroviamo al sesto posto, è in calo costante dal 2015. Gli esperti interpretano questo declino come una sorta di “ripiegamento strategico e diplomatico” che, di fatto, riduce l’agilità globale dei cittadini di questi Paesi.
La forza del passaporto italiano
A cosa serve un passaporto “pesante”? A viaggiare, certo, avendo accesso facilitato a gran parte del Pianeta, e i vantaggi sono meno scontati di quello che sembra: semplificazione nei viaggi di lavoro, studio, turismo o emergenza, ma anche meno burocrazia e costi per ottenere visti e maggiore attrattività per opportunità professionali e accademiche all’estero.
Mantenere questo status richiede una diplomazia attiva, capace di negoziare costantemente accordi bilaterali di esenzione dal visto, rafforzare la cooperazione internazionale e tutelare la propria reputazione globale. Come evidenzia il fondatore dell’indice, Christian Kaelin, l’accesso globale “non è un diritto acquisito, ma un risultato da difendere”.
L'avanzata dei nuovi
Guadagnano terreno in classifica gli Emirati Arabi Uniti, che hanno risalito la classifica di 34 posizioni in dieci anni – piazzandosi all’ottavo posto. La Cina è balzata al 60° posto, adottando una politica di maggiore apertura: solo nel 2025 ha concesso l’accesso senza visto a decine di nuove nazionalità, inclusi tutti i Paesi del Golfo e diversi Stati sudamericani. L’India è il Paese che ha registrato la crescita più rapida nei primi sei mesi dell’anno, salendo dall’85° al 77° posto, pur avendo aggiunto solo due nuove destinazioni al proprio elenco.
Mobilità strategica
Il Passport Index 2025 conferma un trend consolidato: il potere di viaggiare liberamente non è più appannaggio esclusivo delle potenze storiche, ma è sempre più distribuito in modo multipolare. Più di 80 passaporti hanno guadagnato almeno dieci posizioni nell’ultimo decennio, mentre tra i "grandi scivolati" in classifica, oltre a USA e UK, ci sono anche Venezuela, Vanuatu e Canada.
La mobilità è un importante indicatore di influenza geopolitica e la capacità di un passaporto di “aprire nuove porte” è diventata un bene strategico per i governi ma anche per i cittadini. Cresce di conseguenza la domanda di opzioni alternative di residenza e cittadinanza, soprattutto da parte di americani e britannici, che cercano maggiore libertà di movimento e sicurezza.
Passaporto attivo
Il passaporto italiano resta uno degli strumenti più potenti nelle mani dei cittadini, grazie alla sua estesa rete di accordi internazionali e al ruolo attivo del nostro Paese nel contesto europeo e globale. Una posizione privilegiata che va difesa con politiche estere lungimiranti e un impegno costante a favore della mobilità, della cooperazione e dell’apertura. In un'epoca di turbolenze geopolitiche, diseguaglianze crescenti e mutamenti climatici, il valore di un passaporto non si misura solo in timbri: è il riflesso della fiducia che il mondo ripone in una nazione.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Vergogna - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 5 settembre, è disponibile in edicola e in app