Quando il gioco si fa duro

Per 47 anni Barbie ha cambiato i suoi accessori secondo le mode del momento. Una stagione gli stivali da cowgirl, quella dopo gli scaldamuscoli. L'anno prossimo sarà sufficiente attaccarla all'iPod e diventerà una cantante di karaoke pronta a sgolarsi nelle canzoni che avete scaricato. Il prodotto Mattel che vende più di qualsiasi altro ha già avuto un restyling in passato, ma ora si accinge a diventare bionico: la Fairytopia Magic di Barbie Arcobaleno ha una trasmittente a infrarossi nel busto che funge da telecomando. Barbie Wedding Bride ha al dito una pietra che, grazie a una lampadina, lancia più riflessi di un anello di Tiffany. My Scene Roller Girl, della famiglia Barbie, esegue spaccate e piroette.

Se vi sembra che Barbie stia per trasformarsi in una bambola-robot è perché sta per affrontare la battaglia della sua vita. Le sue rivali? Le Bratz: Yasmin, Cloe, Sasha e Jade, bambole dall'ombelico scoperto coperte di lustrini, pellicce e pesanti ombretti, mai visti al di fuori dello Studio 54. Dal loro lancio, nel 2001, hanno continuato a rubare terreno da sotto i tacchi di Barbie. Ogni anno nel mondo si vendono Bratz per due miliardi di dollari: lo dice Isaac Larian, ad della MGA Entertainment di Van Nuys, in California, che le produce. Questa somma è di poco superiore alla metà di quello che incassa Barbie, ma mentre le Bratz salgono, Barbie sta calando (vendite lorde globali scese del 13 per cento nel 2005). In Inghilterra, Australia e Sudafrica, le Bratz hanno venduto più di Barbie, arrivando fino al 60 per cento del mercato. Larian dice di prevedere un aumento delle vendite a due cifre per questo Natale rispetto a un anno fa, che si aggiunge a un aumento in America del 3 per cento registrato nel 2006 fino a ottobre. La Mattel non ha voluto divulgare dati di vendita di Barbie per Natale, anche se sostiene che quest'anno le vendite negli Usa siano aumentate, nonostante il calo dell'8 per cento in tutto il mondo nel primo trimestre. "Le Bratz sono più alla moda, e le bambine si relazionano meglio con loro", dice Larian. Più alla moda di Barbie con gli abiti da sera di Bob Mackie? Con la multietnica Bratz sta per scoppiare una rissa. 

Lo scontro sarà in tribunale: la Mattel sostiene di possedere i diritti delle Bratz, perché le avrebbe disegnate un suo ex designer, Carter Bryant, mentre lavorava per lei. Ha lasciato la Mattel nell'ottobre 2000 e in quell'anno ha contattato Larian con uno schizzo della prima Bratz. ("A me sembravano creature aliene", ricorda Larian: ma la figlia di 11 anni lo ha convinto a produrne un prototipo). La Mattel nel 2004 ha citato Bryant, e ora ha incluso nella denuncia Larian e MGA, accusandoli di violazione di copyright e appropriazione indebita di segreti commerciali. Bryant non ha voluto rilasciare dichiarazioni; Larian dice che la denuncia è infondata. "Questo è il modo con cui la Mattel fa affari: mostrando i muscoli. Se si guarda alla sua storia si vede che ha fatto fuori qualsiasi bambola potesse insidiare il primato di Barbie", ha detto Larian. Mattel si è rifiutata di commentare.

La battaglia tra biondine non si ferma. Con un'azione legale distinta, partita l'anno scorso, MGA accusa Mattel di aver alterato l'aspetto delle sue bambole My Scene, lanciate nel 2002, perché somigliassero alle Bratz. Della denuncia fanno parte alcune foto scattate prima e dopo, nelle quali le My Scene sembrano ritoccate. "Le palpebre si sono ispessite e hanno ciglia più lunghe. E il trucco è più vistoso", si legge nella denuncia. Anche le labbra sono più pronunciate, come se avessero subito iniezioni di collagene, segno distintivo dell'imbronciata Bratz. Si legge che anche il cane di My Scene, Churro, è molto simile al cagnetto ringhioso delle Bratz: "entrambi indossano giacchetta, cappellino e borsello".

Per avere la meglio, la Mattel prima di tutto deve far superare a Barbie la crisi di mezza età. "Ci battiamo da anni", dice Chuck Scothon, general manager della divisione bambole Mattel. "Ora abbiamo accorpato le varie divisioni e reso più uniforme la Barbie". Le ultime pubblicità sottolineano di più il marchio, poiché Mattel spera di risvegliare il senso di lealtà tra le mamme. Le Bratz, dopotutto, non si possono portare a scuola per l'abbigliamento sconveniente. Le scatole delle Barbie sfoggiano un nuovo logo rosa e scritte in stile fumetto (anche le Bratz riportano gli stessi fumetti). E poi ci sono l'iPod Barbie e il telecomando nel busto, che Mattel spera siano un asso presso le ragazzine più grandi.

Forse Barbie è troppo plasticosa per essere fantastica? Finora l'MGA ha avuto successo grazie all'innovazione: uno dei giochi che vanno per la maggiore è la linea Bratz Forever Diamond. Ha un anello con un diamante vero, che le bambine possono indossare. È una scheggina di diamante, ma MGA ritiene che sia meglio di una lampadina. "Nessuno aveva mai messo insieme una bambola e un diamante vero", dice Larian, che ha comprato i diamanti all'ingrosso. Da quando le ha lanciate l'estate scorsa ne sono state vendute un milione e mezzo, a 30 dollari al pezzo. L'anno prossimo la linea di Bratz ispirata ai personaggi di 'Shrek' della Dream Work Animation accompagnerà il sequel che è in uscita. In lavorazione c'è anche un film live con le Bratz, che Lionsgate Film dovrebbe mandare nelle sale in agosto. "Nella prima ora di casting si sono presentate 700 ragazzine", dice il produttore, Abi Arad. "L'ora dopo ne sono arrivate altre 700. Pensate quanto è forte questo brand!". Barbie non deve certo immaginarselo: per lei è il peggior incubo di sempre.

Newsweek, 2006
Traduzione di Anna Bissanti

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