È la rotondità della natica a fare la differenza. Ma la zona è la prima ad invecchiare, svuotandosi. E i chirurghi propongono soluzioni. Al congresso nazionale della Società italiana di chirurgia ricostruttiva ed estetica (Sicpre), l'aula più affollata era quella in cui si discuteva del 'Lato B' (testuale titolo della sessione scientifica): posti in piedi per ascoltare il guru del gluteo rifatto, il brasiliano Raul Gonzalez che impianta protesi di silicone su misura con una tecnica 'a sandwich', cioè in mezzo ai muscoli delle natiche. In anestesia spinale e facendo molta attenzione a non pungere arterie e osso sacro, e non comprimere il nervo sciatico.
"In Brasile l'intervento costituisce ora il cinque per cento delle operazioni estetiche e nei prossimi cinque anni ci si aspetta un incremento del dieci per cento", spiega Gonzalez. E c'è anche un pioniere italiano, Luigi Canta, del dipartimento di Chirurgia plastica dell'università di Napoli Federico II che ha operato ventisei signore e si vanta: "È sul sedere che si concentrano le insicurezze di molte donne. Basta poco per convincerle all'intervento".
Il chirurgo veneziano Alessandro Casadei invece preferisce i fillers. Ha iniettato in trentadue quarantenni, magre, dieci fiale di acido ialuronico per gluteo, e verificato che l'effetto c'è, e dura tre-quattro mesi. Poi va ripetuto, anche se le iniezioni nel tempo possono produrre granuli nella pelle, ricordano gli specialisti.