Più di cinque milioni di fan per le sue videoparodie: da Lele Mora al Papa, da Berlusconi alla Bruni. Ecco chi è l'ultimo fenomeno del Web italiano

Tutti pazzi per Sora Cesira

L'ultimo video è dedicato a Carlà: sulle note di una sua celebre canzone ("Quelqu'un m'a dit"), la signora Bruni spiega che lei e il marito si annoiavano un po' e allora hanno deciso di bombardare insieme la Libia "per jocar al Risikò". Francese maccheronico, naturalmente, e voce della première dame imitata come sempre dalla Sora Cesira, 43 anni, ormai mito assoluto del Web: in cinque milioni e passa hanno già visto le sue videoparodie pubblicate sul blog (Lasoracesira.blogspot.com), su YouTube o in giro per la Rete.

Dal debutto politico con "We are the World for Polverini" fino all'irresistibile "Arcore's night", per un totale di "16 o 17 clip, non ricordo bene", dice l'autrice.

La Sora Cesira, come potete vedere dalla foto sopra, non è particolarmente vogliosa di far sapere chi è veramente: "Intanto sono timida, non mi piace apparire: queste cose erano nate solo per i miei amici, non pensavo diventassero così popolari. Poi sono convinta che se impegnassi la mia identità reale ne verrei condizionata, mi porrei dei limiti che ora non sento. Così sono più libera".

Di qui la scelta di rappresentarsi on line con una foto grottesca, quella di una buzzicona in sovrappeso che fa ginnastica vestita di latex: "L'ho trovata per caso in Rete mi è piaciuta subito, magari un giorno questa signora verrà a chiedermi i diritti e allora sarà un problema...". Inutile dire che lei, invece, è tutta diversa: esile e bionda, cultura universitaria, figlia di un avvocato del quartiere Prati. Ma soprattutto, è una musicista professionista: ha studiato pianoforte e da vent'anni scrive musica per la pubblicità (spot di compagnie telefoniche, banche, bibite etc) e per la tivù (sigle, documentari e altro). Mai fatto politica ("A parte un paio di sit in con il Popolo Viola"), voti disparati a sinistra ("L'ultima volta i Radicali, mi pare") e quel blog che ha aperto giusto un anno fa "per scrivere i miei pensierini irriverenti e un po' bastardi". Ma, dopo qualche settimana passata a stroncare film e libri vari, a fine febbraio del 2010 la Sora Cesira decide di sfottere un po' l'eliminazione della Roma da una coppa ("Sai com'è, noi laziali siamo sempre sotto botta...") confezionando un video di tre minuti intitolato "Perdere l'Europa": starring, Mino Reitano reinterpretato in falsetto da lei medesima, sulle immagini dei giocatori giallorossi distrutti dopo la partita col Panathinaikos. Un gioco, ovviamente, ma la clip diventa subito virale su YouTube, con inevitabile coda di insulti sul Web.

Era fatta, la Sora Cesira aveva trovato la strada: meno di un mese dopo ecco l'ironico appello per salvare le liste del Pdl nel Lazio appena escluse dal Tar, sulle note di "We Are The World" ("L'abbiamo fatto di notte, io e il mio tecnico del suono, interpretando tutte le voci e ammazzandoci dalle risate"). Questa volta il boom è deflagrante: sui siti di tutti i giornali fino a "Striscia la notizia". Seguono le altre videoparodie, da Berlusconi a Ratzinger ("Io sono credente e praticante, ma le ingerenze del Vaticano nella politica sono una cosa medievale"), fino alle Papi girls e ai pasticci di Alemanno (titolo: "Aggiungi un posto all'Atac").

Con il successo, per la Sora Cesira arriva un contratto con Sky - le canzoni de "Gli sgommati" - e qualcuno le propone di monetizzare anche i video, vendendoli su iTunes: "Ma non ci penso proprio, la Sora Cesira sarà sempre gratis sul Web", dice lei: "Non si può commercializzare sempre tutto e i soldi non mi interessano, preferisco divertirmi. Anzi, adesso sul blog metterò tutte le clip in versione mp3, così chiunque se le può scaricare, anche come suoneria del cellulare".

Insomma, se al bar o sul treno all'improvviso sentirete un telefonino con le note di "Grease", non pensate a un revival di John Travolta perché probabilmente sarà solo la Sora Cesira:"Lelemor, Lelemor, for how much je la dai?".

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