Cosa resta dello sguardo di Pier Paolo Pasolini sull’Italia e sul mondo. Dove e quanto è ancora contemporaneo il suo modo di interpretare la società: questo è l’obiettivo centrato da Emanuela Audisio col documentario “Pasolini maestro corsaro”, realizzato in occasione dei quarant’anni dalla sua morte e che oggi vi riproponiamo per celebrare i cento anni dalla sua nascita. Accompagnato dalla voce di Fabrizio Gifuni il docufilm vincitore del Nastro d’Argento raccoglie in sessanta minuti le voci dei suoi compagni di vita, di viaggio e di lavoro, come Dacia Maraini, Ninetto Davoli, Paolo Poli, Adriana Asti, Martin Scorsese, Dante Ferretti. Fino a chi ancora oggi riscopre forza e originalità nella sua opera. Scrittore, giornalista, regista, provocatore, poeta, omosessuale, sportivo, intellettuale, Pasolini fu ucciso sul litorale di Ostia il 2 novembre 1975. Su un campetto di calcio. Il suo cadavere, insieme a quello di Moro, continua a tormentare una parte del paese che non crede alla realtà ufficiale. Ma cosa è cambiato nelle borgate che lui frequentava? E quante delle sue profezie si sono avverate? Viaggio nella vita e nelle contraddizioni di un grande intellettuale che ha riflettuto sul nostro tempo, sul nostro Paese.