Racconta un panorama nuovo, nei generi e nelle forme di lettura ma anche nei canali di vendita "Il mercato del libro nei primi quattro mesi del 2022”, la ricerca che l’Associazione italiana editori ha appena presentato al Salone del libro di Torino. Un consueto appuntamento con i dati, e un confronto con alcuni dei più rappresentativi editori italiani, per uno sguardo alle tendenze più forti dell’universo libro. In uno scenario reso fragile, post-pandemia, dall’avanzata della pirateria, cresciuta del 5 per cento nel confronto tra il 2019 e il 2021; da previsioni di consumi non troppo incoraggianti (l’indice di fiducia delle famiglie ad aprile è in calo rispetto all’analogo mese del 2019. E dal prezzo della carta: oltre il 50 per cento in più rispetto al 2021.
Sotto il profilo dei numeri, dunque, nei primi quattro mesi del 2022 l'editoria italiana di varia, cioè i romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, è in flessione del 3,7 per cento a valore e del 2,5 per cento a numero di copie rispetto ai primi quattro mesi del 2021, quando l’andamento registrato era stato particolarmente positivo.
Le vendite a prezzo di copertina, nelle prime sedici settimane dell’anno, sono state pari a 469,1 milioni di euro, le copie vendute 31,585 milioni. In crescita, però, rispetto allo stesso periodo del 2019, ovvero prima della pandemia, del 16 per cento a valore e del 17,1 per cento a numero di copie.
Ma è ciò che i dati svelano è ben altro: la resistenza del libro di carta, che ha ormai vistosamente recuperato terreno sulla lettura da ebook. La fatica delle librerie fisiche, che tuttavia hanno di fronte l’opportunità unica di un pubblico in piena rigenerazione: quello dei manga e dei fumetti, giovani soprattutto in cerca di un luogo fisico dove ritrovare la loro comunità. Il boom del fumetto stesso: un libro su 10 è ormai una storia illustrata, e nei primi mesi dell’anno la percentuale è salita ancor di più, fino al 12 per cento. L’esplosione della vendita dei fumetti ha un peso davvero rilevante sull’andamento del mercato: senza, sostengono gli esperti Aie, la flessione rispetto al 2021 sarebbe stata del 5,3 per cento (e non del 3,7 per cento).
Decisiva anche la crescita della narrativa straniera. E l’avanzata dell’audiolibro, con 10 milioni di italiani che non possono più farne a meno. In bilico è il destino della grande distribuzione, sempre più marginale tra i canali di vendita (calate al 4,6 per cento), ma in cerca di forme di recupero anche per intercettare quei lettori casuali, da non abbandonare.
Dinamiche in corso, che stanno già portando a trasformazioni strutturali dell’editoria dei prossimi anni. Il risultato dipenderà dal sostegno che la politica saprà offrire alle librerie di qualità, a come indirizzerà le risorse a favore dei più giovani, a come sosterrà le biblioteche scolastiche, a come continuerà a investire sulla traduzione dei libri destinati all’estero.
Sulla capacità di tutti, editori e operatori culturali, di fare i conti senza pregiudizi con l’influenza dei social, in grado di far approdare in classifica fantasy e romance, libri capaci di parlare al cuore e di far leva sull’emotività dei ragazzi.
E sulle classifiche, Aie annuncio un nuovo servizio: classifica generale dei 100 libri più venduti nel mese divisi per genere tutte online. E, per la prima volta, una classifica per manualistica e per fumetti.