Cultura
21 novembre, 2025Articoli correlati
Ora apre Nobu in via Veneto, ospite d’onore Robert De Niro. Nel segno della cucina giapponese
L’attore due volte premio Oscar Robert De Niro, lo chef Nobu Matsuhisa e il produttore Meir Teper hanno scelto Roma per inaugurare il primo Nobu Hotel in Italia. Del resto, negli ultimi cinque anni la capitale è diventata una delle piazze più desiderate per l’hôtellerie di lusso. Già nel 2024, il rapporto di Federturismo Luxury Travel Intelligence ha collocato Roma al secondo posto mondiale per nuove aperture di hotel extra lusso, subito dopo Londra.
Nel 2025 l’offerta di camere a cinque stelle è cresciuta del 30 per cento e si prevede che nei prossimi anni il dato possa addirittura raddoppiare. Al centro degli investimenti, il patrimonio architettonico romano: numerosi gli edifici storici riconvertiti in alberghi d’eccellenza. A partire dal primo hotel italiano inaugurato dalla catena Orient Express nello storico Palazzo Fonseca in piazza della Minerva, a due passi dal Pantheon, la cui inaugurazione ha seguito di poco quella del Romeo Roma in via di Ripetta, nato dall’incontro tra il fondatore Alfredo Romeo e il pluripremiato chef francese Alain Ducasse, firmato Zaha Hadid Studio.
Anche l’ex sede Inps in piazza Augusto Imperatore è rinata come Bulgari Hotel. E ora è via Veneto, la strada simbolo della Dolce Vita, a tornare protagonista con l’apertura, il 6 novembre scorso, del Nobu Hotel Roma, che ha restituito nuova vita al Grand Hotel Via Veneto.
In occasione della sua presenza a Roma, Robert De Niro è stato ricevuto in Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri, che gli ha consegnato la Lupa Capitolina «per il valore culturale e artistico di una carriera che ha segnato la storia del cinema mondiale e per il legame profondo con Roma». Nel pomeriggio l’attore, insieme a Nobu Matsuhisa, Meir Teper e Carlo Acampora, proprietario delle mura dell’hotel, ha incontrato Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, dai quali ha ricevuto, in qualità di gestori della multisala cinematografica Fiamma di via Bissolati, recentemente riaperta, la tessera n.1.
L’inaugurazione del Nobu Hotel Roma è stata infine festeggiata da Robert De Niro, Nobu Matsuhisa e Meir Teper con la partecipazione al rito giapponese del “Kagami Birakiche” ossia all’apertura di una botte di sakè, con un brindisi di buon auspicio.
Teper e De Niro hanno spiegato la scelta di aprire proprio a Roma il primo Nobu Hotel italiano con il loro amore per la capitale. «Roma è la città numero uno in Europa, amo i romani», ha detto Teper: «Amo Roma e i suoi abitanti, sono venuto a soggiornare tante volte proprio al Grand Hotel via Veneto», ha aggiunto De Niro, «e tra tutte le strade possibili, via Veneto è la più rappresentativa».
Matsuhisa ha ricordato la filosofia del brand: «Siamo aperti in cinque continenti, ho sperimentato le cucine locali di questi luoghi, con quella giapponese. Faremo così anche con gli ingredienti italiani, tipo il tartufo e realizzeremo un risotto al tartufo come in Giappone. Con la mia presenza qui riuscirò a creare altri piatti con i connotati delle due cucine mischiandole».
La struttura, che si trova all’angolo tra via Veneto e via Sicilia, è stata completamente rinnovata grazie a un investimento di 135 milioni di euro. E ripropone oggi proprio questa commistione di stili, ponendosi tra la grandiosa architettura ottocentesca della capitale e il rigore estetico nipponico contemporaneo.
Lo studio di architettura e design internazionale Rockwell Group ha curato il design di camere, suite e del rooftop, fondendo il raffinato minimalismo giapponese di Nobu con la tradizione romana per creare un’oasi di lusso moderno.
Sono in tutto 117 le camere, di dieci diverse tipologie, tra camere deluxe, executive, classic e suite, i cui nomi prendono spunto dalla natura e dai simboli giapponesi, come “Sakura” (fioritura del ciliegio), “Momiji” (foglia rossa) e “Taiyo” (sole). E per quanto riguarda il ristorante, lo chef Nobu Matsuhisa ha portato qui i suoi piatti di fama mondiale, cucina giapponese intrisa di influenze peruviane, con uno stile innovativo. Il suo piatto forte, la ricciola con jalapeño, è il perfetto esempio di questa visione che si base su cinque pilastri: fusione culturale, autenticità, espansione globale, qualità costante e innovazione senza fine.
Neò menù spicca la cucina giapponese con influenze sudamericane, il Black Cod Miso, Yellowtail Jalapeño, New Style Sashimi, Toro Tartare, Rock Shrimp Tempura e l’acclamato sushi sinonimo del marchio. L’arrivo del Nobu Hotel Roma rappresenta non solo una nuova frontiera per l’ospitalità capitolina, ma anche un simbolo di rinascita urbana e turistica. Via Veneto ritrova così la sua vocazione internazionale, fondendo il fascino del passato con il linguaggio estetico globale del lusso.
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