L’ondata di nuovi marchi automobilistici è appena iniziata. Preparatevi, dunque, a imparare i nuovi nomi e a prendere in considerazione tanti modelli, provenienti quasi tutti dalla Cina. Ma andiamo con ordine.
Secondo il New Brand Observatory, presentato nei giorni scorsi ai Dealer Day di Verona, entro il 2028 in Italia sbarcheranno 27 nuovi marchi automobilistici, per il 90 per cento di origine o di proprietà cinese. Si tratta di una progressione enorme, esaminata nel dettaglio dallo studio Quintegia. La quota di mercato di quelli già presenti, infatti, sfiora il 6 per cento (5,8 nel primo trimestre contro il 3,7 del 2024), un balzo sorprendente rispetto allo 0,4 per cento del 2021. Inoltre, si scopre che in Italia tra il 2021 e il 2024 sono entrati 18 marchi, mentre tra quest’anno e il 2028 ne sono attesi altri 9. Nei principali mercati europei si arriverebbe a un totale di 43: +16 rispetto al nostro Paese.
Fra i brand ormai noti in Italia ci sono Mg (il marchio inglese acquistato dalla Saic), che in Italia nel primo trimestre ha raggiunto la considerevole quota del 3,5 per cento, la Dr con Evo e il più recente Tiger, poi Byd, Omoda e Jaecoo di Chery, Lynk&Co e Polestar di Geely e altri emergenti come EMC di Eurasia Motor Company con Intergea, Leapmotor con Stellantis e quelli di proprietà Dongfeng.
Il New Brand Observatory evidenzia anche che il numero di punti vendita di new brand in Italia è superiore a 800, mentre negli altri mercati varia dai circa 300 della Germania agli oltre 400 in Gran Bretagna.
E adesso passiamo ai modelli. L’offerta si concentrerà soprattutto tra i Suv (medi e medio-grandi, quindi appartenenti ai segmenti C e D): una decina per ciascuno in Italia e una quindicina in Europa. Poco o niente, invece, è previsto per le piccole, in pratica le citycar, categoria, quest’ultima, sempre meno presa in considerazione dell’industria automobilistica tradizionale e per il momento anche dai cinesi.
Quale reazione è prevista dai consumatori? Sempre secondo lo studio, questi nuovi brand e modelli influenzeranno le loro scelte visto che il 44 per cento degli acquirenti si dichiara pronto a considerarli piuttosto seriamente. Una propensione che cresce sensibilmente (74 per cento) tra i giovani della Generazione Z, nati a cavallo del millennio. Il fattore di maggiore interesse è ovviamente quello dei prezzi, che nonostante i dazi è decisamente inferiore all’offerta europea. E non aspettatevi solo automobili elettriche. La maggior parte saranno ibride plug-in, quindi ricaricabili anche con la spina. La vera carta vincente dell’offensiva cinese in Europa.
Verde e rosso
Le Maserati GranTurismo e GranCabrio saranno prodotte a Modena. Entro la fine dell’anno è previsto l’inizio della produzione nello storico stabilimento di viale Ciro Menotti. Parallelamente allo spostamento dell’attuale produzione dei due modelli, partirà a Mirafiori l’assemblaggio della nuova Fiat 500 ibrida.
Furti auto in aumento in Italia. Nel 2024 sono cresciuti del 6 per cento quelli di auto, stabili quelli di moto. Nelle cinque Regioni più a rischio (Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia) avviene il 78 per cento dei furti. I modelli più rubati: Fiat Panda, Jeep Renegade per le auto e Honda SH per le due ruote.