Cultura
16 luglio, 2025Articoli correlati
La regia di Luca De Fusco per la prima volta all’Opera di Roma con un titolo mai rappresentato sul palcoscenico del Lirico capitolino: Roméo et Juliette
Dal barocco di Händel al linguaggio contemporaneo di Ronchetti e D’Amico, passando per Wagner, Strauss, Gounod, Mozart e naturalmente Verdi, Puccini e Rossini, senza tralasciare un omaggio a Henze nel centenario della nascita. Un triplice debutto nel Lohengrin per Mariotti, Michieletto e Korchak e una collaborazione triennale con Il Teatro di Roma, che inizia con la regia di Luca De Fusco per la prima volta all’Opera di Roma con un titolo mai rappresentato sul palcoscenico del Lirico capitolino, Roméo et Juliette.
In programma anche l’esordio italiano dei registi Gürbaca e Hermann, quest’ultimo con due titoli consecutivi e complementari (Inferno e Ariadne auf Naxos), Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel, per la prima volta all’Opera di Roma, e Le nozze di Figaro di Mozart firmate da Claus Guth. Importante anche quest’anno la presenza degli spettacoli di danza, che spaziano dai grandi classici come Lo schiaccianoci e La Bayadère per arrivare a esplorare il Novecento e la contemporaneità con George Balanchine, Pina Bausch, Jerome Robbins, Jacopo Godani, Marco Goecke, Angelin Preljocaj e Benjamin Millepied.
In cartellone anche quattro concerti, tre dei quali affidati al Direttore musicale Michele Mariotti, un anticipo sull’avvio di stagione con un concerto all’Expo 2025 di Osaka a settembre e una recita straordinaria di Tosca al Costanzi il 1° novembre, trasmessa da Rai Cultura in diretta su Rai 3 in collaborazione con il Ministero della Cultura, per chiudere le celebrazioni del 125° anniversario del capolavoro di Puccini. La stagione si presenta con 12 nuove produzioni, di cui 9 di opera e 3 di danza; 14 titoli operistici, 8 balletti in sede, 3 tournée del Corpo di Ballo, una tournée dell’Orchestra e 4 concerti. Tre i titoli in più sia per l’opera sia per il balletto, per un totale di 13 serate in più rispetto alla scorsa stagione.
Nelle rappresentazioni sono impegnati i complessi artistici dell’Opera di Roma, l’Orchestra, il Coro diretto da Ciro Visco e il Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato. Partecipano alle produzioni la Scuola di Canto Corale e la Scuola di Danza dell’Opera di Roma, oltre ai talenti del progetto “Fabbrica” Young Artist Program, giunto alla sua quinta edizione. "Doppio Sogno è il titolo che abbiamo scelto per la stagione 2025-26 – dice il Sovrintendente Francesco Giambrone – un riferimento al celebre racconto di Arthur Schnitzler, dove sogno e realtà si intrecciano e si rovesciano l’uno nell’altra, e che sintetizza l’essenza profonda della nostra proposta artistica e della visione che la guida. Il nostro è un teatro che non rinuncia all’immaginazione, che continua a credere nell’arte come spazio di elevazione, di incanto, di utopia; ma che al tempo stesso resta radicato nella materia viva dei tempi che viviamo, interrogando la realtà con lucidità e prendendo posizione. L’Opera di Roma poi, è sempre più radicata sul territorio cittadino e regionale, e la stagione 2025-26 rinnoverà progetti come OperaCamion e Linea Opera, che portano l’opera e la danza nelle scuole, nelle università, nelle strade, nelle periferie, e a contatto con altre Istituzioni, nella convinzione di una vocazione comunitaria e democratica. Nella stagione 2025/26 un importante passo in avanti verso la ridefinizione della nostra identità artistica è segnato dalla programmazione del Teatro Nazionale, destinato ad affermarsi sempre più come secondo polo dei nostri spettacoli, dedicato alla sperimentazione e alla contaminazione dei linguaggi. Qui si alterneranno spettacoli che spaziano dal teatro d’autore alla danza contemporanea. Il Doppio Sogno, che vi invitiamo a vivere con noi – conclude Giambrone – non sarebbe possibile senza la dedizione dell’Orchestra e del Coro – guidati da Michele Mariotti e da Ciro Visco –, senza l’impegno del Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato, e soprattutto senza il contributo insostituibile di tutte le forze artistiche, tecniche, organizzative e amministrative che ogni giorno rendono vivo e operante il Teatro dell’Opera di Roma. Un lavoro collettivo, quotidiano, profondamente condiviso, che fa del nostro teatro un luogo di cultura, visione e responsabilità".
"Il Teatro dell’Opera di Roma è un’eccellenza di cui siamo profondamente orgogliosi. – dichiara il Sindaco e Presidente della Fondazione Roberto Gualtieri – È capace di stupirci ogni anno con una programmazione che, come al solito, è straordinaria e va ben oltre la semplice stagione teatrale: un cartellone di grandissima qualità che spazia nel tempo e nello spazio, con prime volte, tournée internazionali e progetti come OperaCamion che porta l’opera nelle piazze e la rende davvero popolare e accessibile a tutti. Roma sostiene il Teatro con un investimento di 18 milioni di euro, perché crediamo in un’istituzione viva, diffusa e aperta alla città. Annuncio anche che quest’anno inizieranno a Tor Marancia i lavori nell’edificio che sarà la sede della Scuola di Danza. Complimenti a tutti per i risultati eccellenti raggiunti e continuiamo nel lavoro per avere un’Opera che non smetta mai di sorprenderci".
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