Cultura
31 luglio, 2025Una donna in bilico tra umano, animale e luce. In un’ipnotica mezz’ora di teatrodanza che scava nel valore del femminile
Il titolo richiama alla mente un’antica religione africana, molto diffusa anche nelle isole caraibiche, come Haiti: “Voodoo”, spettacolo decisamente carismatico a metà tra teatro e danza realizzato dalla compagnia di Forlì Masque Teatro. Una performance già vista in scena in diverse città e ora in programma a Chiusi, in uno di quei festival, tra l’altro, a cui è stato negato il finanziamento pubblico dal ministero della Cultura: OrizzontiFestival – con la direzione artistica di Roberto Latini -, una festa del teatro che vuole osservare “Con gli occhi dell’altro” e che, in controtendenza rispetto ad altre rassegne, non insegue i debutti o le prime assolute, ma propone un cartellone con spettacoli “cult” nel panorama della scena contemporanea come “Him” di Fanny&Alexander, “Risate di gioia” de Le belle bandiere o, appunto, “Voodoo” di Masque Teatro.
Ideato e diretto da Lorenzo Bazzocchi, “Voodoo” è interpretato da una ipnotica Eleonora Sedioli. L’impianto è semplice e la durata molto breve, eppure in quella mezz’ora assistiamo a una metamorfosi, al rito laico di un corpo in trance che lotta con la sua anima, fino a spogliarsi di tutto e a diventare altro. Davanti agli occhi dello spettatore l’attrice, in camicia e pantaloncini, con i capelli rasati, tenta ripetutamente di sollevarsi dallo sgabello su cui è seduta. Si alza e poi ricasca, come se una calamita le impedisse di mantenere la posizione eretta, mentre la musica scandisce ogni più piccolo movimento del corpo, che piano piano, tra cadute e oscillazioni, avanza da destra verso la parte sinistra della scena.
Lungo il percorso che va dallo sgabello al grande albero rinsecchito sul lato opposto, osserviamo quel corpo androgino che è nello stesso tempo marionetta e festa dionisiaca, un corpo da cui si sprigiona un’anima in cerca di luce. È un ritorno alle origini. Abbandonati gli abiti, l’attrice diventa un quadrupede libero e selvaggio, fino a cadere a terra, rannicchiata in posizione fetale e illuminata solo da un cono di luce. È da lì che si può ricominciare.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Ma che caldo fa - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì primo agosto, è disponibile in edicola e in app