Cultura
4 luglio, 2025L'anniversario, edito da Feltrinelli, è il libro che si aggiudica la vittoria. Seconda Elisabetta Rasy, terza Nadia Terranova
Una “polveriera”, ammetteva Maria Bellonci, parlando del Premio da lei fondato. Ma la 79° edizione dello Strega si chiude assecondando tutti i pronostici: Andrea Bajani, il favorito, che già nella composizione della cinquina svettava su tutti gli altri, si aggiudica il Premio Strega 2025.
Nato a Roma, cresciuto in Piemonte, da anni residente ia Houston, n Texas dove insegna scrittura creativa alla Rice University, lo scrittore porta a casa il più ambito riconoscimento letterario italiano con una storia che infrange tabù e descrive lucidamente, senza accuse, anzi con una voce “scandalosamente calma” come ha scritto Emmanuel Carrère, una fuga senza ritorno dalla famiglia. Sin dal titolo: “L’anniversario” celebra dieci anni d’addio dal padre e dalla madre: “Sono stati i dieci anni migliori della mia vita”.
E alla serata finale l’autore, che ha più volte chiarito la natura del suo libro - romanzo e non autobiografia - rincara: dalle famiglie, se serve, ci si può liberare. “L’anniversario” traccia la strada su un protagonista che “passa dal senso di colpa alla rivendicazione del diritto di sottrarsi”. Ed entra a gamba tesa in una società che fa finalmente i conti con il patriarcato: “Fare letteratura significa contraddire la versione ufficiale. Oggi la versione ufficiale è quella del patriarcato. Con “L’anniversario ho voluto raccontare la necessità che anche i maschi lo contestino”, ha detto nel ritirare il Premio.
Gli Amici della Domenica, i votanti dall’estero selezionati da 35 Istituti italiani di cultura nel mondo, le scuole, le università̀, i circoli di lettura delle Biblioteche di Roma, i lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria riuniti al Ninfeo del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, hanno votato in 646 (pari al 92 per cento degli aventi diritto), e portato dunque alla vittoria Andrea Bajani, “L’anniversario” (Feltrinelli), con 194 voti. Seguono Elisabetta Rasy, “Perduto è questo mare” (Rizzoli), con 133 voti; Nadia Terranova, “Quello che so di te” (Guanda), con 117 voti; Paolo Nori, “Chiudo la porta e urlo” (Mondadori), con 103 voti; Michele Ruol, “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” (TerraRossa), con 99 voti.
Già vincitore del Premio Strega Giovani, il romanzo di Bajani, che è “un pugno nella testa e nella pancia” come ha scritto Emanuele Trevi nel candidarlo al Premio, porta alla vittoria dopo vent’anni (l’ultimo era stato Maurizio Maggiani con “Il viaggiatore notturno”) anche la casa editrice Feltrinelli, che era andata vicinissima al premio nel 2023 con Rosella Postorino (e il suo romanzo “Mi limitavo ad amare te”).
La serata è stata presieduta da Donatella Di Pietrantonio, la vincitrice dello scorso anno, e impreziosita dalle gigantesche interpretazioni degli incipit dei cinque libri da parte dell’attore Filippo Timi e da un vibrante intervento di Anna Foglietta, che ha reso omaggio a Pier Paolo Pasolini.
Per il libro vincitore c’è ora la certezza che sulle vendite agirà l’effetto moltiplicatore dello Strega. Per Bajani, che già ammetteva di sentirsi “un sopravvissuto” alle 31 tappe dello Strega, la prospettiva che il tour continua: già il 5 luglio a Cervo, e poi il 6 luglio a Lonato del Garda, il 9 luglio a Roma nell’ambito di Festival Letterature, il 20 luglio al Festival della Marina di Villasimius, il 26 luglio a Vieste, a Il Libro Possibile.
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