Torna, dal 4 al 6 luglio ad Ancona, la festa di Lonely Planet intorno al tema del viaggiare. Dialoghi, concerti, workshop e spettacoli per risvegliare stupore e meraviglia. Come l'incontro dedicato all'India con Sabina Minardi e Matteo Miavaldi. L’Espresso è Media Partner.

UlisseFest, appuntamento con il viaggio

C’è un momento in cui il mondo smette di essere un concetto inafferrabile e diventa qualcosa che sentiamo vicino». UlisseFest è questo, «l’istante in cui, pur rimanendo fermo, qualcosa dentro di te comincia a muoversi». Sono le parole con cui Angelo Pittro, direttore di Lonely Planet Italia, presenta l’ottava edizione del festival, anzi la “Festa del viaggio” organizzata dalla casa editrice Edt, con L’Espresso tra i Media Partner.

Il tema che guida i tre giorni di eventi, dal 4 al 6 luglio ad Ancona, è la capacità di lasciarsi sorprendere dal mondo anche in un momento complesso come quello attuale: «Il nostro obiettivo come Lonely Planet è quello di restituire a chi ci segue l’entusiasmo e il piacere di scoprire il mondo in una realtà fatta di guerra, catastrofi climatiche e crisi di vario genere» afferma Pittro: «Il nostro tentativo è quello di mettere insieme persone che portino esperienze positive e riflessioni interessanti. Non soltanto suggerimenti su dove andare per il prossimo viaggio, ma anche riflessioni su che cosa significa viaggiare, su quale deve essere la nostra predisposizione nel momento in cui decidiamo di lasciare casa per visitare un posto diverso, lontano». In questa visione, tra oltre 40 eventi e 100 ospiti, si inserisce l’incontro-anteprima del 3 luglio con Vittorio Lingiardi, psicoanalista e viaggiatore che «racconterà cosa succede alla nostra psiche quando ci immergiamo in un paesaggio» oppure l’incontro con Daniel Lumera  (4 luglio) che parlerà «della consapevolezza, di che cosa significa muoversi tenendo sempre presente la gentilezza come modalità per incontrare l’altro». Ampio spazio verrà dato alle esperienze dirette di viaggiatori noti, da Licia Colò ad Andrea Lanfri, atleta paralitico e primo pluriamputato al mondo ad aver scalato in autonomia l’Everest.

Nell’ottica del turismo del futuro, UlisseFest dedica inoltre diversi momenti di approfondimento all’accessibilità e alla sostenibilità, aprendosi anche al dialogo con la figura del digital travel storyteller e del content creator. L’uso dei social media presenta infatti spesso luci e ombre nel settore, come nota Pittro: «È sempre al centro delle polemiche quando si parla di overtourism, con l’accusa di aver creato una narrazione fatta solo di checklist, tanto che ormai sembra non si possa andare altrove se non nei luoghi, facilmente instagrammabili, che qualcuno ti ha già raccontato». Il workshop di UlisseFest, in collaborazione con Igers Italia (community digitale per la promozione del territorio, ndr), però rappresenta anche «un’occasione per confrontarsi in maniera critica rispetto all’uso dei social media oggi», per proporre l’idea di un viaggio più responsabile e più compatibile con i luoghi che si visitano.

È anche per questo che al festival non mancano occasioni per riscoprire mete inconsuete, come la Mauritania, «fatta di deserti, oasi e città antiche e che per molto tempo non è stato possibile visitare» specifica Pittro. A raccontarla ad Ancona (4 luglio) sarà il diplomatico Ahmed Mahmoud Jemal Ahmedou, custode di libri millenari, la cui presenza realizza un altro degli obiettivi del festival: riuscire a trasmettere la voce dei luoghi e mettere il pubblico nelle condizioni di ascoltare cosa queste diverse destinazioni hanno da dire, incoraggiando a visitarle in modo non banale.

 

Di traiettorie insolite e di esperienze speciali parlerà Sabina Minardi, capo Cultura de L'Espresso, in un incontro dedicato al viaggiare in India, tra letteratura, spiritualità e il racconto dell'ultimo Kumbh Mela, il più grande raduno religioso al mondo. Con lei (domenica 6 luglio alle 20.30) il giornalista Matteo Miavaldi, autore del saggio "Un'altra idea dell'India" (Add Editore), per una ricognizione tra le pieghe del Subcontinente in cerca del volto meno conosciuto e meno stereotipato del Paese. A seguire e a chiudere gli incontri di UlisseFest, sempre in Piazza del Plebiscito, Sabina Minardi dialogherà anche con la scrittrice Chiara Barzini, autrice del romanzo "L'ultima acqua" (Einaudi): una storia che, ripercorrendo il cammino dell'acqua di un celebre acquedotto di Los Angeles, fa riflettere sull'importanza di un bene primario per la vita e il Pianeta.

L’ambizione del festival, afferma quindi Pittro, «è da sempre quella di mettere insieme dibattiti e approfondimenti, senza comunque dimenticare la leggerezza del viaggio», perché il viaggio è appunto la «capacità di imparare dal mondo e nel mondo, divertendosi». Sono previsti, perciò, anche momenti di ragionata leggerezza, come la lezione speciale del professore Vincenzo Schettini (5 luglio) sul linguaggio segreto della fisica applicato al tema festival, alla scoperta e alla meraviglia; ogni sera ci sarà uno spazio dedicato alla musica, dal concerto dei Coma_Cose (4 luglio) a quello di Max Gazzè con l’Orchestra popolare del saltarello (5 luglio), fino al jazz newyorchese e soffuso della performance “Nica’s Dream”. Note e parole dedicate alla mecenate Pannonica de Koenigswarter. Una scelta di programmazione che mira a creare una comunità intorno al festival e a sottolineare il senso più profondo del viaggio, anche come esperienza interiore di trasformazione. Qualcosa in cui UlisseFest crede particolarmente «e in cui speriamo che anche quest'anno il pubblico ci voglia dare ragione» conclude Pittro.

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Imbucati di Stato - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 4 luglio, è disponibile in edicola e in app