Un motore di ricerca di nuova concezione. Capace, a differenza di Google e Yahoo, di fornire all'utente un'unica risposta alla sua richiesta. Si chiama FacilityLive, è stato inventato da due italiani e dà già lavoro a una cinquantina di persone
Il futuro dei motori di ricerca passa anche dall’Italia, e più precisamente dal Polo Tecnologico di Pavia. È qui che cinque ?anni fa
Gianpiero Lotito e Mariuccia Teroni hanno fondato
FacilityLive, azienda
che dà il nome a un motore di ricerca semantico di nuova concezione, creato ?per organizzare e rendere più fruibili le informazioni disponibili in formato digitale. «Quando si parla di come funzioneranno ?in futuro, in genere ci si chiede se i motori sapranno comprendere domande complesse», spiega Lotito, «ma il tema ?vero è se riusciranno finalmente a dare ?le risposte giuste».
La sfida non è da poco. Da una parte ci sono sistemi come Google o Yahoo!, che per ogni domanda forniscono un’ampia serie di risultati identificati come “rilevanti” in base a diversi parametri (uso di parole chiave, ricerche di altri utenti e altro), tra cui poi l’utente deve scegliere. Dall’altra, piattaforme software come FacilityLive, che propongono un nuovo approccio, perché rispondono alle domande in maniera pertinente, cioè con un unico risultato: quello giusto. Sia chiaro: al momento non è possibile fare ricerche generiche online con FacilityLive. Per ora ?la creatura di Lotito ?è uno strumento software destinato alle aziende. ?Ma siamo solo all’inizio: «In futuro il sistema verrà reso disponibile ?a una base di utenti sempre più ampia», spiega Lotito, «perché la piattaforma è ancora al 10 per cento del suo potenziale. Ci aspettano almeno altri 20 anni di sviluppo».
Intanto, però, la sua azienda ha già all’attivo 43 brevetti registrati in giro per ?il mondo: anche in Europa (dove ottenerne non è cosa per nulla facile) e negli Stati Uniti, dove il brevetto è stato ottenuto chiedendo di riconoscere il miglioramento di una serie di funzionalità di ricerca rispetto ai motori precedenti, in particolare a Google. Il 2014 è stato un anno d’oro per l’azienda pavese: dopo essere stata accolta nella European Internet Foundation (EIF), la Borsa di Londra l’ha inclusa nel suo Elite Program, nato per guidare le aziende alla quotazione.
«È la prima volta in assoluto che ammettono nel programma un’azienda non britannica», sottolinea soddisfatto Lotito. Quando cinque anni fa tutto è cominciato, l’azienda impiegava sette persone. Oggi conta 53 dipendenti assunti a tempo indeterminato e ha raccolto finanziamenti per 10 milioni da privati, esclusivamente italiani (compresi diversi dipendenti). Tre i clienti figurano Accenture, Vodafone Italia e Arriva, azienda di trasporto pubblico controllata dalle ferrovie tedesche, che con FacilityLive hanno creato un portale “web search centric”: si accede alla home page, si inserisce una richiesta nella stringa di ricerca presente al centro della pagina (per esempio gli orari sulla tratta Milano-Bergamo) e, grazie a funzionalità come l’Iperlente, il motore di ricerca genera all’istante una pagina web con tutti i contenuti che servono, organizzandoli ?in una struttura prestabilita (anche ?quella brevettata).
Giampiero Lotito avrebbe tutte le carte in regola per andarsene in Silicon Valley, eppure non ne vuole sapere: «Sono lucano, ma vivo a Pavia da quasi 40 anni», spiega, «ogni mia iniziativa ?è partita da qui. Devo molto a questo ?posto ed è tempo di restituire qualcosa investendo su persone e territorio, creando valore. Sono orgoglioso di essere italiano». In più Lotito ha una missione: «Serve promuovere un nuovo rinascimento tecnologico in Europa, creando piattaforme e software di base che siano nostri, ?non degli americani, con cui migliorare ?la vita quotidiana e costruire il futuro digitale dei nostri figli. ?Anche e soprattutto in Italia», conclude, ?«dove ci sono talento, tradizione industriale e la fantasia necessaria per far nascere imprese globali nell’hi-tech, senza ?dover andare via».