Cosa c'è di nuovo
L'impianto fotovoltaico ora si fa sul muro
Una facciata di marmo o intonaco nasconde un impianto solare. L'iniziativa tra Italia e Svizzera per aumentare l'impatto dell’energia solare
Una facciata colorata o una superficie con venature marmoree in grado di accumulare energia. Finalmente arriva l’era dei muri fotovoltaici. L’intuizione parte da un dato di fatto: il potenziale dell’energia solare è centinaia di volte maggiore del consumo totale di elettricità. Perché non sfruttarlo? Se trasformassimo tutte le superfici architettoniche disponibili in fotovoltaiche quanta energia avremmo? Tanta.
Ma come potrebbero i nostri occhi sopportare l’impatto visivo delle pannellature, ben oltre lo spazio di tetti e capannoni? Con difficoltà, soprattutto in una nazione che offre in ogni angolo scorci di storia e bellezza, dai piccoli borghi ai monumenti. Finite le domande, si cerca la soluzione e si realizza una tecnologia che permette di non dover scegliere tra valore culturale e ambientale, estetica ed efficienza. Con questo obiettivo nasce Suncol, un pannello che permette la personalizzazione architettonica dell'edificio.
Il prodotto prende forma dalla collaborazione di due aziende: l’italiana Glassfer, con un’esperienza di più di 70 anni nel campo della lavorazione del vetro, e la svizzera Sunage, specializzata in tecnologie fotovoltaiche. Il giovane ingegnere gestionale e Ceo di Glassfer, Carlo Emanuele Pina, viene contattato dall’ingegnere meccanico Gazmend Luzi, proprietario di Sunage e produttore di tecnologie fotovoltaiche innovative da più di quindici anni in cerca di un metodo per mascherare le celle.
Da una parte si inizia a lavorare al materiale riflettente e, al contempo, schermante più adatto, dall’altra alla migliore tecnologia per poter catturare l’energia solare. I test della parte elettrica vengono svolti anche dall’università svizzera e si arriva a una superficie che in poco spessore cela tre diversi livelli e mantiene nascoste le celle solari.
A catalogo si può scegliere tra 36 diverse finiture di cui 18 colori e altrettante e texture materiche. L’efficienza arriva sino al 90 per cento di un normale pannello fotovoltaico, numerosi progetti sono già stati realizzati in Svizzera e stanno prendendo forma anche in Italia e nel resto d’Europa.