Il comunicato congiunto dopo i colloqui del weekend a Ginevra tra il segretario al Tesoro Bessent e il vicepremier cinese Lifeng: "Importante avere una relazione economica sostenibile". Lo stop entro il 14 maggio. Sorridono le borse

Dazi, Stati Uniti e Cina annunciano una "sospensione per 90 giorni" delle imposte (che scendono al 30 e al 10 per cento)

Dopo i colloqui del weekend a Ginevra tra il segretario del Tesoro americano, Scott Bessent, e il vicepremier cinese, He Lifeng, ora Stati Uniti e Cina hanno pubblicato un (raro) comunicato congiunto annunciando che le parti, “entro il 14 maggio”, sospenderanno per “90 giorni” una parte dei loro dazi reciproci portandoli a un'aliquota del 10 per cento. Le parti, nella dichiarazione, hanno riconosciuto "l'importanza delle loro crelazioni economiche e commerciali bilaterali per entrambi i Paesi e per l'economia globale", nonché "l'importanza di avere una relazione economica e commerciale sostenibile, di lungo termine e reciprocamente vantaggiosa" E hanno deciso di procedere, si legge, "in uno spirito di reciproca apertura, comunicazione continua, cooperazione e rispetto". Toni e contenuti totalmente diversi da quelli a cui ci eravamo abituati nelle scorse settimana ad altissima tensione tra le due amministrazioni (Donald Trump era arrivato a proporre misure più basse per chi avesse isolato la Cina).

«Dazi abbassati del 115 per cento»

Washington, riporta il comunicato, modificherà “l'applicazione dell'aliquota aggiuntiva ad valorem sui dazi doganali di origine cinese (inclusi quelli delle regioni speciali di Hong Kong e Macao), sospendendo 24 punti percentuali di tale aliquota per un periodo iniziale di 90 giorni, mantenendo al contempo la restante aliquota ad valorem del 10 per cento su tali articoli". Dal suo canto – la formale unità d'intenti si vede anche dagli stessi termini utilizzati – Pechino modificherà di conseguenza l'applicazione dell'aliquota aggiuntiva ad valorem sugli articoli degli Stati Uniti, "sospendendo 24 punti percentuali di tale aliquota per un periodo iniziale di 90 giorni e mantenendo al contempo la restante aliquota aggiuntiva ad valorem del 10 per cento su tali articoli”. Dopo aver adottato le misure concordate, "le parti istituiranno un meccanismo per proseguire le discussioni sulle relazioni economiche e commerciali”. E a conferma dell’accordo temporaneo raggiunto, è stato lo stesso Bessent a confermare, da Ginevra, che Cina e Usa “abbasseranno i loro dazi del 115 per cento” per tre mesi.

 

Già dalla due giorni svizzera filtrava ottimismo: il segretario statunitense aveva sottolineato l’“interesse di entrambe le parti” a calmare le acque, e anche Pechino aveva parlato di un “importante consenso” intorno a un armistizio commerciale tra le due superpotenze. Negli scorsi mesi era stato proprio con Pechino che si erano alzati più i toni (e le percentuali delle imposte), con la Casa bianca che era arrivata a imporre dazi fino al 145 per cento sulle merci cinese, e la Cina che – oltre ad aver fatto ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio e ad aver parlato più volte di “bullismo economico” a stelle e strisce – aveva risposto con tariffe doganali al 125 per cento per i beni americani importati.

La reazione delle borse

Intanto, in attesa di ulteriori particolari, sorridono le borse. L'indice Hang Seng della Borsa di Hong Kong è balzato del 3,34 per cento a 23.630 punti, e anche le piazze europee aprono la settimana col segno più: Milano guadagna oltre il 2 per cento, Parigi sale dell'1,25 e Francoforte avanza dell’1,57, mentre Londra segna un progresso dello 0,62 per cento. Il dollaro, poi, balza dell’1,5 per cento contro lo yen cinese e dell’1,2 per cento contro l’euro.

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