Pechino auspica “uno sviluppo sano, stabile e sostenibile delle relazioni economiche". Ieri l'apertura della Casa Bianca sulla possibilità di rinviare l'entrata in vigore delle tariffe reciproche. Macron: "Intesa rapida, ma non a ogni costo"

Dazi, firmato un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti. L'Ue: "Anche noi pronti, ma siamo preparati a ogni eventualità"

A due settimane dall’annuncio di Donald Trump, Cina e Stati Uniti hanno ufficialmente firmato un accordo che mette un punto temporaneo (di 90 giorni) sul braccio di ferro commerciale ingaggiato dal presidente Usa. Washington - ha dichiarato un portavoce del ministero del Commercio cinese - eliminerà “una serie di misure restrittive”, mentre Pechino “rivedrà e approverà” i prodotti sottoposti a controlli sulle esportazioni. “Si spera - ha aggiunto - che gli Stati Uniti e la Cina si incontrino a metà strada” e che imbocchino la strada di “uno sviluppo sano, stabile e sostenibile delle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti”. La stipula dell’accordo, di cui non si sanno ancora i dettagli, è stata confermato dallo stesso Trump nella serata di ieri - 26 giugno - e, come ha dichiarato il segretario al Commercio americano, Howard Lutnick, ha dichiarato a Bloomberg che sarebbe stato firmato all’inizio di questa settimana.

Il tour di Wang Yi in Europa

Intanto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, dalla prossima settimana sarà in tour in Europa - prima a Bruxelles, poi in Germania e Francia - “per il dialogo strategico di alto livello Cina-Ue”. La sua missione servirà anche a definire i dettagli del summit Cina-Ue di Pechino, del 24 e 25 luglio, per celebrare i 50 anni delle relazioni diplomatiche, nel mezzo degli aspri contenziosi in materia commerciale e di dazi.

L'apertura della Casa Bianca sui dazi

A prescindere dall’accordo raggiunto con Pechino, ieri la Casa Bianca ha aperto alla possibilità di rinviare per altri 90 giorni i dazi reciproci che, dopo un precedente rinvio, sarebbero dovuti entrare in vigore il prossimo 9 luglio. Più tempo alle trattative, quindi, con la presidente della Commissione europea che durante il Consiglio europeo iniziato ieri ha informato i leader europei di aver ricevuto la controproposta statunitense che, da quanto si apprende, sarebbe di poche righe e andrebbe a delineare “un accordo provvisorio” tra Bruxelles e Washington. “Il nostro messaggio è chiaro: siamo pronti per un accordo - ha spiegato von Der Leyen -. Allo stesso tempo, ci stiamo preparando all'eventualità che non si raggiunga un accordo soddisfacente. Tutte le opzioni sono sul tavolo”. 

Merz e Macron

Nella partita commerciale con gli Usa sono intervenuti anche in prima persona i leader Ue (la competenza in ambito commerciale, però, è tutta della Commissione). Per il cancelliere tedesco Friedrich Merz, la strada da seguire è quella di un accordo nel minor tempo possibile, anche se imperfetto; per il presidente francese, Emmanuel Macron, “la verità è che la miglior” situazione “possibile tra Stati Uniti ed Europa è dazi zero. Se dovrà essere al 10 per cento, così sarà”. Ma, ha aggiunto, “se alla fine gli Stati Uniti decidessero di mantenere un dazio del 10% contro la nostra economia, sarà inevitabile una misura di compensazione sui prodotti americani venduti nel mercato europeo”. La nostra "buona volontà - ha aggiunto Macron - non deve essere interpretata come una debolezza: vogliamo concludere in fretta perchè è nel nostro interesse, ma non vogliamo farlo a qualsiasi costo".

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Disordine mondiale - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 27 giugno, è disponibile in edicola e in app