Economia
11 luglio, 2025Panetta (Bankitalia): "L'Europa colga l’opportunità dell’incertezza Usa, servono eurobond e integrazione". Giorgetti: "Il governo ha fatto la sua parte, ora tocca alle banche tornare a fare credito e sostenere l’economia"
Nell’Aula Magna dell’università Bocconi si è aperta oggi, 11 luglio, l’assemblea annuale dell’Associazione bancaria italiana. Sono intervenuti, accanto al presidente dell’Abi Antonio Patuelli, il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Un confronto a tutto campo che ha toccato commercio internazionale, unione bancaria, transizione digitale, credito e sicurezza economica.
Patuelli: "Disinnescare il protezionismo, l’Europa sia più forte"
"Se si sviluppassero guerre commerciali, i mercati ne soffrirebbero, aumenterebbero le incertezze per le imprese, i crediti potrebbero deteriorarsi maggiormente e le banche ne subirebbero gli effetti". È l'allarme del presidente dell’Abi Antonio Patuelli. Il rischio, ha aggiunto, è "una nuova recessione". Da qui l’appello, parafrasando le parole di papa Leone XIV: "Occorre disinnescare i rischi di nuovi dazi e protezionismi, che penalizzano il libero mercato e la prosperità globale".
"Le banche", ha ricordato il presidente dell'Abi, "sono molto esposte nelle crisi, come anelli complessi e sensibili tra i fattori dell’economia". Ha espresso forte preoccupazione per i conflitti in corso, "i più gravi dopo la Seconda guerra mondiale". Patuelli ha rilanciato il tema dell’Unione bancaria europea, da sbloccare dopo dieci anni di stallo: "Serve un salto di qualità che porti l’Unione da una prevalente funzione di vigilanza a una piena integrazione normativa e di mercato", ha dichiarato, chiedendo la trasformazione del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) in un organismo Ue con regole di trasparenza simili a quelle della Bce.
Panetta: "Eurobond e un mercato unico vero"
Per il governatore di Bankitalia Fabio Panetta, le incertezze sul ruolo globale degli Stati Uniti offrono all’Europa un'opportunità storica: "Serve rafforzare l’architettura finanziaria, completare l’Unione dei mercati dei capitali e offrire agli investitori un titolo comune privo di rischio". Un mercato integrato, ha spiegato, "potrebbe ridurre il costo dei finanziamenti per le imprese di mezzo punto percentuale, generando investimenti per 150 miliardi l’anno e un aumento del Pil dell’1,5%".
L'appello di Panetta alle istituzioni europee è di avere più ambizione: "In un mondo che cambia, l’Europa ha le risorse per essere protagonista, ma servono eurobond e piena integrazione". Ha anche affrontato il tema dei rischi legati al deprezzamento dollaro, dovuto a una "percezione crescente di rischio" sulla valuta americana. E ha avvertito: "Le tensioni commerciali stanno alterando la geografia dei portafogli globali, con minore esposizione verso gli Usa".
Sul fronte interno, la digitalizzazione bancaria, secondo il governatore, ha aumentato l’inclusione, ma la conseguente riduzione degli sportelli "può danneggiare l’accesso al credito per le Piccole e medie imprese". Panetta ha invitato a non trascurare le fasce meno digitalizzate della popolazione e ha annunciato che Bankitalia sta collaborando con Mef, Abi e Poste Italiane per garantire un accesso equo ai servizi bancari.
Giorgetti: "Il governo ha creato un contesto favorevole, ora le banche tornino a fare le banche"
"Il governo non guarda alla nazionalità dei banchieri, ma alla loro capacità di fare il loro mestiere", ha esordito il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. I fondamentali dell’economia italiana, secondo il numero uno del Mef, sono in miglioramento. "Il governo ha creato un contesto favorevole, ora mi aspetto che le banche tornino a fare le banche: meno gestione patrimoniale e più intermediazione a sostegno dell’economia reale". Giorgetti ha evidenziato la necessità di uscire gradualmente dalle garanzie pubbliche straordinarie, che hanno aiutato il sistema durante il Covid, e ha esortato le banche a sostenere le Pmi e la “biodiversità” del sistema, che "non può essere sostituita dalla sola tecnologia".
Infine, un riferimento alla necessità di rifornire il comparto militare. "L’intera filiera della difesa è in fase di trasformazione. Alcune banche hanno una conoscenza approfondita di questo settore. Mi chiedo: cosa state facendo per sostenerla? È una sfida epocale, non possiamo permetterci di rimanere indietro".
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