Nuovo numero
«Elon il terribile» L'Espresso in Edicola
Dedichiamo la copertina a Musk. Figura controversa, seguita e temuta. Emblema di quest’epoca
La copertina di questo numero è dedicata a Elon Musk, una figura controversa che con le sue idee sta mettendo a dura prova le categorie tradizionali del pensiero umano, un imprenditore che sta tracciando nuove rotte nell’oceano della tecnologia e dell’ambizione degli uomini. Patron di Tesla, SpaceX e Neuralink, non è soltanto un uomo d’affari, ma anche un visionario capace di ispirare contemporaneamente entusiasmi e perplessità. Con i nostri articoli ci addentriamo nella sua storia, ne indaghiamo le origini e ne approfondiamo le criticità tracciando un profilo che, per quanto singolare, diventa l’emblema della nostra epoca dove tutto cambia e si trasforma con una rapidità senza precedenti.
Musk nasce in Sudafrica nel 1971 e ciò gli impedirà di realizzare il suo sogno più ambizioso, mai smentito, quello di diventare presidente degli Stati Uniti. Il giovane Elon dimostra fin da subito una propensione per la tecnologia e l’imprenditorialità. A soli 12 anni, sviluppa un videogioco, venduto poi per 500 dollari, segnando l’inizio di una carriera che lo porterà prima in Canada e poi negli Stati Uniti, dove, dopo un breve passaggio alla Stanford University, decide di gettarsi nel mondo delle start-up. Le sue prime esperienze, come Zip2 e PayPal, gettano le basi per la sua ascesa.
Ma è con Tesla e SpaceX che Musk inizia a plasmare il suo e il nostro futuro, anche perché il successo di Tesla non è solo una questione di veicoli elettrici, ma pure la scommessa su una visione di sostenibilità e innovazione che, seppur controversa, ha reso la stessa Tesla uno dei marchi più influenti nella lotta al cambiamento climatico. D’altra parte, SpaceX riporta la corsa allo spazio nelle mani dell’industria privata, con obiettivi audaci come la colonizzazione di Marte. In entrambi i casi, la sua capacità di attrarre investimenti e talento ha permesso di avanzare a velocità senza precedenti rispetto ai concorrenti.
Ma che cosa rende Musk così affascinante e temuto al tempo stesso? La sua audacia visionaria si traduce in ideali utopistici: dall’Internet satellitare di Starlink all’impegno per l’intelligenza artificiale. Il segreto del suo straordinario successo, come spesso succede per i tycoon in tutto il mondo, sta forse anche nella sua capacità di farci sognare. Tuttavia non mancano le ombre. La recente sua inclinazione verso la politica, con un annuncio di sostegno per Donald Trump, ha sollevato interrogativi. È questa una strategia per mantenere il potere nelle sue mani o una vera adesione a ideali conservatori? In un’epoca in cui le fake news e i social media dominano il dibattito pubblico, le sue affermazioni possono avere ripercussioni tanto genuine quanto devastanti.
Il timore verso Musk si radica non solo nelle sue aspirazioni tecnologiche, ma anche nelle accese dichiarazioni che possono influenzare le masse. I suoi tweet possono far oscillare le Borse, mentre le sue opinioni sui diritti civili alimentano giustamente il dibattito sul potere che una singola persona può esercitare in un mondo sempre più interconnesso. E la sua figura polarizza: genio o tiranno? Innovatore o anarchico?
Musk incarna la speranza e la paura del nostro tempo. Da un lato, l’ideale di un futuro senza limiti, dall’altro, il rischio di un’umanità sottoposta alla volontà di una oligarchia tecnologica o, peggio ancora, di una singola persona. Da questa analisi dobbiamo trarre un insegnamento di responsabilità per tutti noi e soprattutto per le future generazioni.
Perché il futuro che Musk propone è indubbiamente un progetto da analizzare con attenzione e responsabilità, ma anche con un sano spirito critico.