American Express ha presentato oggi, 17 giugno 2025, “Sapori e storie di Roma. 30 imperdibili ristoranti di quartiere”, la nuova guida digitale gratuita disponibile sia in italiano, sia in inglese che mette in luce alcuni dei ristoranti informali più autentici e vivaci della Capitale. Sviluppata e curata in collaborazione con Le Guide de L'Espresso, da oltre 45 anni un punto di riferimento per chi cerca l'eccellenza nella cultura enogastronomica italiana, e Confesercenti Roma, impegnata nella valorizzazione del commercio locale, la guida celebra lo spirito intramontabile e l'evoluzione costante del panorama gastronomico di Roma.
Nel corso dell'evento di lancio, tenutosi oggi a Roma, quattro ristoranti locali presenti nella guida sono stati insigniti di un riconoscimento da una giuria di esperti composta da Luca Gardini, Curatore de Le Guide de L'Espresso, Fabiola Fiorentino, Coordinatrice de Le Guide de L'Espresso e critica gastronomica, e Gabriele Principato, giornalista per Cook - Corriere della Sera, per la loro eccellenza nelle categorie Comunicazione integrata, Valorizzazione del territorio, Visione imprenditoriale e Attrattività turistica. Ogni ristorante ha ricevuto una targa commemorativa, a simboleggiare i traguardi ottenuti e come segno distintivo del loro eccezionale contributo al panorama culinario e turistico locale. L'iniziativa fa parte della campagna Shop Small® di American Express, dedicata al sostegno dei piccoli esercenti locali. Attraverso questa campagna, American Express incoraggia i titolari di carta a scoprire e supportare i commercianti di prossimità, contribuendo così a sostenere le comunità in cui operano.
Una recente ricerca di American Express ha rivelato che gli italiani riconoscono l'importanza dei negozi e dei ristoranti locali, con il 94% degli intervistati che dichiara che le attività commerciali di prossimità svolgono un ruolo significativo nel preservare l'identità e la cultura del proprio quartiere. Inoltre, il 79% degli italiani fa acquisti nei negozi di quartiere almeno una volta a settimana, mentre il 20% lo fa tre o più volte a settimana, una percentuale che sale al 29% nelle città con oltre 500.000 abitanti. Per quanto riguarda la ristorazione informale, il 63% degli italiani esce a mangiare almeno una volta al mese, il 55% si affida al passaparola per scegliere dove andare, e i giovani adulti (18-34) si ispirano attraverso i social media (34%). La cucina romana continua a godere di grande popolarità: tra gli italiani che frequentano ristoranti romani informali, il 52% cita l'autenticità dei piatti come principale attrattiva, mentre il 49% dà priorità alla qualità degli ingredienti. I piatti iconici più citati? Carbonara (63%), cacio e pepe (59%) e amatriciana (53%).
“Sono felice di partecipare alla realizzazione di un progetto come quello di American Express che celebra l’anima autentica della nostra città. Le osterie, le trattorie e i ristoranti di quartiere sono spazi di comunità, memoria e identità. Ringrazio tutte le realtà coinvolte e, soprattutto, i ristoratori, veri custodi delle tradizioni e motori di innovazione quotidiana. Valorizzarli significa sostenere un modello di sviluppo più inclusivo, sostenibile e radicato nella storia viva di Roma”, ha commentato Mariano Angelucci, Presidente della Commissione Permanente Turismo, Moda e Relazioni internazionali di Roma Capitale.
“American Express è impegnata a sostenere i negozi e i ristoranti di quartiere, i quali, secondo gli italiani, svolgono un ruolo significativo nel preservare l'identità e la cultura delle nostre comunità. La guida ai ristoranti di quartiere di Roma presentata da American Express è un ulteriore strumento con cui intendiamo mettere in contatto i consumatori con queste realtà, valorizzando le gemme gastronomiche locali, ispirando sia i residenti sia i turisti a scoprirle e a sostenerle” ha commentato Luca Staglianò, Vice President & General Manager, Global Merchant & Network Services, American Express Italia.
“Confesercenti tutela e promuove le piccole e medie attività commerciali e i ristoranti, considerandoli un bene fondamentale per la comunità. Con questa guida, sarà possibile apprezzare la tradizione culinaria di Roma da un punto di vista inedito, attraverso gli occhi degli stessi imprenditori, pronti ad accogliere il loro prossimo cliente”, ha aggiunto Valter Giammaria, Presidente di Confesercenti Roma.
Un viaggio tra i sapori e le storie di Roma
La guida accompagna i lettori alla scoperta di trattorie e osterie d’eccellenza, sapori autentici romani, ambienti accoglienti e le storie che li animano. I 30 imperdibili ristoranti possono essere esplorati attraverso tre sezioni:
1) Tradizione: vere e proprie istituzioni che propongono ricette romane tramandate nel tempo.
2) Innovazione: locali che fondono tecniche moderne e ingredienti del territorio.
3) Nuove Aperture: promettenti realtà che stanno ridefinendo il futuro della ristorazione informale romana.
Ogni ristorante inserito è raccontato attraverso una narrazione unica, capace di restituire la personalità del locale e delle persone che lo animano: chef, famiglie e imprenditori che mantengono vivo lo spirito culinario di Roma.
Luca Gardini, curatore de Le Guide de L’Espresso, ha dichiarato: “La Guida vuole raccontare una Roma gastronomica in evoluzione, dove il casual dining rappresenta oggi una tra le espressioni più vive e interessanti della ristorazione contemporanea. I ristoranti inseriti nella Guida uniscono qualità, accessibilità e identità, elementi che l’autorevolezza ampiamente riconosciuta da Le Guide de L’Espresso ha voluto offrire come strumenti per orientare con competenza un pubblico attento ed esigente. Siamo felici di aver supportato American Express in questo progetto di valorizzazione della scena gastronomica romana, dinamica e in costante trasformazione”.
Ristoranti d'eccellenza insigniti di riconoscimento
Durante l'evento di lancio odierno, quattro ristoranti d'eccellenza sono stati premiati per il loro impatto e valore distintivo:
1) Osteria delle Coppelle - Premio Comunicazione integrata: per la capacità del ristorante di costruire e mantenere un’identità riconoscibile, instaurare un legame umano con i clienti attraverso l’accoglienza e l’ascolto e l’abilità nel comunicare in modo efficace con la comunità locale.
L’Osteria delle Coppelle, nata quasi per destino nel cuore pulsante dell’omonima piazza, è un angolo speciale di Roma dove, dieci anni fa, quattro amici con la passione per il buon cibo e la convivialità hanno dato vita a un sogno. L’ambiente, con i suoi tavoli in legno, le mattonelle d’epoca e le luci soffuse, è perfetto per momenti di relax e convivialità, mentre il menù, vario e stimolante, si basa sulla cucina italiana, con un cuore romano ben saldo, ma senza paura di lasciarsi contaminare da sapori internazionali.
2) Da Francesco - Premio Valorizzazione del territorio: un riconoscimento per il contributo dato dal ristorante alla conservazione del patrimonio culturale, sia mantenendo le radici della cucina romana, sia preservando la memoria e l’identità territoriale nel progetto ristorativo.
Da Francesco rappresenta dal 1957 un punto fermo della tradizione gastronomica capitolina. Nato come vineria, oggi, a quasi settant’anni dalla sua apertura, è arrivato alla terza generazione. Gli ingredienti, le eccellenze italiane, sono scelti con cura in una ricerca costante della qualità assoluta.
3) SantoPalato - Premio Visione imprenditoriale: per la capacità di unire qualità gastronomica e solidità imprenditoriale, attraverso un progetto sostenibile, scalabile e ben strutturato.
Immersa nella vivace cornice del quartiere San Giovanni, SantoPalato è la trattoria contemporanea che parla romano in una lingua nuova. A guidarla, dal 2017, una chef appassionata, capace di cogliere in anticipo il cambiamento delle tendenze gastronomiche. Il locale è stato pensato come un vero e proprio viaggio nella storia della trattoria italiana, tra memoria e modernità, e il menù è un inno alla romanità, ma senza nostalgia.
4) Felice a Testaccio - Premio Attrattività turistica: per l’offerta di un'esperienza autentica e memorabile, capace di coinvolgere visitatori locali e internazionali, rafforzando la reputazione di Roma come destinazione gastronomica d’eccellenza.
Ci sono luoghi che più di altri riescono a catturare l’identità di un quartiere, e Felice a Testaccio è uno di questi. Nato nel 1936, oggi, il celebre ristorante è giunto alla sua terza generazione, e guida il progetto gastronomico con lo stesso spirito di sempre, ma con uno sguardo più attento alla contemporaneità: ogni portata racconta la storia e il gusto inconfondibile della cucina romana, ma non manca la voglia di rendere la tradizione appetibile anche per i palati più curiosi e contemporanei
La guida “Sapori e storie di Roma” è disponibile in formato digitale e scaricabile gratuitamente - sia in italiano che in inglese – a partire da oggi ai seguenti link: