I 70 anni de L'Espresso
24 novembre, 2025Per il capo dell'università partenopea, quello tra il giornalismo di qualità e la ricerca scientifica "è un matrimonio che deve riscoprire la sua luna di miele"
Il rettore dell'Università Federico II di Napoli, Matteo Lorito, durante l'evento per festeggiare i 70 anni de L'Espresso si è soffermato sulla gravità del fenomeno della fuga di giovani laureati (e non) all'estero, spiegando, però, che non si tratta necessariamente di un allontanamento senza ritorno. "La fuga dei cervelli può essere anche una fuitina, come ho fatto io", ha affermato. "Si può andare all'estero per un po' di anni e poi rientrare". Certo, ha ammesso Lorito: "Oggi la situazione è più complicata, servono fondi più importanti per la ricerca".
La soluzione, secondo il rettore, è quella di creare degli "ecosistemi in cui i giovani possano trovare quello che il ricercatore chiede". Ovvero, una ambiente fatto di investimenti, strutture adatte, disponibilità economica e, soprattutto, di condizioni in cui si possa operare con tranquillità. "Se poi in questo ecosistema ci inseriamo anche le aziende, diventa ancora più attraente".
E poi una critica rivolta a una parte del giornalismo scientifico: "Deve capire - e forse anche studiare - di che cosa si parla, riuscire a trasmetterlo in maniera corretta. Non possiamo illudere le persone che un piccolo avanzamento nella ricerca sul cancro salverà il mondo". Bisogna far appassionare il lettore al processo scientifico, ha continuato Lorito, senza mancare di sottolinearne la difficoltà. Quindi, ha chiosato, quello tra il giornalismo di qualità e la ricerca scientifica "è un matrimonio che deve riscoprire la sua luna di miele".
L’intervista video è stata realizzata da Gloria Riva
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