L’ossessione dei media, non solo inglesi, per la tormentata storia d’amore con Peter Townsend segna un punto di non ritorno nel racconto della vita pubblica della famiglia reale e delle figure pubbliche, anche in Italia

Non solo gossip: la lezione morale della principessa Margaret alla stampa

L’intera copertina del quarto numero de L’Espresso (23 ottobre 1955) è una moderna riflessione sul concetto di privacy, valida settant’anni fa come oggi. Margaret, principessa del Regno Unito e sorella della Regina Elisabetta II, in quell’autunno del 1955 era ancora al centro di un lungo dibattito pubblico sulla sua relazione con il colonnello Peter Townsend, di cui aveva accettato la proposta di matrimonio nel 1953, in attesa della benedizione di Elisabetta II. 

 

Per due anni la regina aveva temporeggiato, cercando di trovare un equilibrio tra «la felicità della sorella» e le regole della Corona, che impedivano l’unione con un uomo divorziato. L’unica soluzione trovata fu l’esclusione della principessa dalla linea di successione, compromesso che Margaret in seguito non accettò, rinunciando all’amore. Così facendo, la principessa mise in evidenza il contrasto fra l’immagine nuova e democratica che Elisabetta II e il principe Filippo volevano trasmettere al popolo britannico e la rigidità dell’antica legge su cui si fondava e si fonda la monarchia. La ribellione di Margaret alla fine differì da quella dello zio Edoardo VIII (che abdicò per sposare Wallis Simpson), su cui è costruito il titolo de L’Espresso, ma è comunque su di essa che l’articolo insiste. Mette inoltre in evidenza la violenza silenziosa delle fotocamere che osservano tutto, ovunque, per soddisfare una curiosità morbosa. Occhi meccanici che trasformano la vita della famiglia reale, come quella delle star hollywoodiane, in un passatempo per il popolo, distaccandone l’immagine dalla realtà. Non è un caso che la famiglia Mountbatten-Windsor sia stata protagonista di numerosi documentari e di indimenticabili film e serie televisive. E che la principessa Margaret, al di là del gossip, sia in ognuno di essi l’elemento di rottura con il passato.

 

Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.
Il sondaggio lo trovate a questo link

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