Il 17 gennaio 1971, per il terzo numero dell’anno, L’Espresso dedicò l’inchiesta di copertina alla Cina di Mao Zedong, in seguito all’apertura ufficiale dei rapporti diplomatici con l’Italia. La firma del comunicato congiunto dei due Paesi avvenne a Parigi il 5 novembre 1970 e fu resa pubblica il giorno successivo. L’incontro nella capitale della Francia, prima nazione europea a interrompere l’isolamento diplomatico della Cina nel ‘64, non fu casuale e segnò, da parte italiana, il riconoscimento formale del governo di Pechino come l'unico governo legale della Cina. In seguito anche a una prima distensione dei rapporti con gli Stati Uniti, grazie alla cosiddetta “ping pong diplomacy” del 1970 e ai viaggi del giornalista Edgar Snow - pubblicato anche da L’Espresso - che intervistò più volte Mao Zedong, il giornale fu in grado di mandare in stampa un grande reportage dalla Repubblica maoista.
Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.
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