I 70 anni de L'Espresso
9 luglio, 2025La contestazione giovanile anti-borghese del dicembre 1976 apre la strada al movimento del Settantasette e a un anno di rivendicazioni della sinistra extraparlamentare
Era il 7 dicembre 1976. Ad attendere la borghesia milanese, elegante e impellicciata per la tradizionale prima del Teatro alla Scala, c’erano centinaia di ragazzi e ragazze dei Circoli Proletari Giovanili che all’Otello di Zeffirelli rispondevano con il lancio di bottiglie molotov, uova, sassi e vernice. Duecentocinquanta i contestatori fermati, trenta gli arresti e ventuno i feriti. In quell’atto di di protesta contro la classe media, Milano vide l’inizio del movimento del Settantasette, diffusosi poi nelle più grandi città italiane attraverso la sinistra extraparlamentare. Tra gli atti di protesta dei giovani post-sessantottini, come ricordato dalla copertina de L’Espresso del 19 dicembre 1976, c’era anche l’autoriduzione. Era una forma di disobbedienza civile basata sul rifiuto delle logiche del mercato. Gli autoriduttori, infatti, non pagavano cibo, trasporti e accesso a luoghi di intrattenimento, come cinema e concerti, ritenendo l’appropriazione di beni e servizi di prima necessità (o culturali) una parte della loro lotta politica.
Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.
Il sondaggio lo trovate a questo link
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