Sono più di cento le copertine che L’Espresso ha dedicato a Silvio Berlusconi dalla sua “discesa in campo” alla morte. Circa trent’anni in cui spesso il giornale è stato accusato di accanimento contro il leader di Forza Italia, ma in cui L’Espresso ha sempre voluto indagare le zone d’ombra, tra conflitti di interesse e leggi ad personam, che fin dal 1994 hanno caratterizzato la politica di Berlusconi. Fa parte di questa serie di inchieste e copertine anche quella del 2 febbraio 1996, pubblicata in piena campagna elettorale, un paio di mesi prima delle elezioni che  videro vincitore il centrosinistra di Romano Prodi. Da quel momento e fino al 2001 Berlusconi rimase all’opposizione. Anche perché così vicina alla tornata elettorale, L’Espresso scelse di focalizzare la copertina su “i segreti, gli imbrogli, le stramberie e i pericoli” di Berlusconi, per mostrare la fitta rete di interessi, anche fuori dalla politica, del Cavaliere, che nel 1996 fu anche travolto, in modo indiretto, dalle indagini per corruzione durante il processo del Lodo Mondadori. Copertine, anche ironiche, come quella del 2 febbraio ’96, che rappresentava Berlusconi nei panni di un santo vergine, servivano anche a far comprendere la sua capacità di aggirare le leggi e, perciò, secondo il giornale, la sua pericolosità in politica. 

Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.

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