I 70 anni de L'Espresso
22 settembre, 2025Giovanni Sartori parla di mutazione genetica degli esseri umani, “abbindolati” dalla tv. Dalle pagine de L’Espresso il suo pamphlet è diventato uno dei testi maggiori della sociologia della comunicazione: Homo videns
Leonardo Pieraccioni e le attrici di Fuochi d’artificio sono i protagonisti inconsapevoli della tesi di Giovanni Sartori, “Homo videns”, apparsa sulla copertina de L’Espresso del 30 ottobre 1997. Un pamphlet che l’anno successivo sarebbe stato pubblicato da Laterza, diventando un testo fondamentale della sociologia della comunicazione. Nel suo discorso Sartori affermava che la televisione fosse la causa principale della trasformazione e dell’impoverimento dell’apparato cognitivo umano. Per Sartori il “tele-vedere” si era trasformato rapidamente in “video-vivere”, introducendo un cambiamento epocale dalla cultura scritta a quella delle immagini: il primato del visibile sull’intellegibile. Se tutto però è “visualizzato” ciò che non è visualizzabile e astratto diventa anche sempre meno comprensibile per l’Homo videns. Era questo l’aspetto fondamentale che, secondo Sartori, erano in tanti a non vedere riguardo i pericoli della televisione, che porta spesso a “vedere senza capire”.
Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.
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