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22 settembre, 2025Sarebbe lo scandalo dell'anno per il basket americano e cambierebbe gli equilibri del campionato. Crescono i sospetti di contratti fasulli e compensi in nero che hanno come protagonisti i Sopranos
I Los Angeles Clippers sono da sempre la “seconda” squadra della città degli angeli, dove regnano i Lakers. Negli ultimi vent'anni però, sono diventati competitivi e, sopratutto, è un team che diverte. In città lo ShowTime, lo spettacolo, era appannaggio dei Lakers e questa è già una conquista.
Nel 2014 la franchigia viene acquistata da Steve Ballmer, ex amministratore delegato di Microsoft, e tra gli imprenditori più ricchi al mondo, che inizia a progettare un futuro in grande, con un nuovo stadio e una squadra vincente. L'NBA ha regole ferree, con tetti salariali da rispettare e pesanti luxury tax da pagare in caso d'infrazione.

Nel 2019 si libera sul mercato il secondo protagonista di questa vicenda, Kawhi Leonard. In una lega di superstars, Leonard è l'anti-divo per eccellenza. Non conosce social, a fatica parla quando intervistato, al massimo bofonchia. Sul campo in suo stile è diverso.
Khawi è un maestro di un gioco d'altri tempi, il mid range jumper, il tiro dalla media distanza. Sopratutto ha il pregio di essere un two-way-player, uno di quei pochissimi giocatori efficaci allo stesso modo nella fase difensiva e d'attacco. Nel 2019 ha già vinto due titoli e già due volte è stato MVP delle finali, il giocatore decisivo. Nonostante ciò, Leonard è sempre stato e resta un “mistero”. Intorno a lui iniziano a trapelare voci strane, di uno zio manager molto invadente e di richieste particolari.
Ballmer gli offre un primo triennale da 103 milioni di dollari, seguito tre anni fa da un secondo contratto del valore complessivo di circa 176 milioni di dollari, il massimo possibile per il cappello salariale. Una montagna di soldi, che evidentemente però non bastano.
In sei anni Leonard gioca poco, si infortuna ripetutamente, eppure quando è in campo la squadra sembra volare. Lo scorso anno, viene inaugurato il nuovo stadio dei Clippers, l'Intuit Dome. Leonard gioca solo 37 gare della stagione regolare, ma sta finalmente bene e la squadra arriva ai playoff. Tutto lascia pensare che la stagione 2025-26 sarà piena di successi, poi le nubi si addensano. Nei mesi estivi, il giornalista della ESPN Pablo Torre, inizia a diffondere documenti di un presunto accordo sottobanco tra i Clippers, Leonard e la Aspiration, una società di cui Ballmer è finanziatore.
Nei Sopranos gli accordi prevedevano sempre dei “no-show deals”, finti contratti in cui gli scagnozzi di Tony risultano assunti e in presenza tutti i giorni, con stipendi e contributi in regola, pur non lavorando. Il concetto è lo stesso. Leonard è sospettato di aver firmato un accordo da 28 milioni di dollari per la promozione delle attività della Aspiration poco dopo il rinnovo con i Clippers. Ma come li ha promossi? Sembra tanto un escamotage per aggirare il tetto salariale. Almeno questo il sospetto.
I protagonisti negano tutto, ma le voci sono talmente insistenti che l'NBA è costretta a muoversi e avviare un'investigazione ufficiale e cosi si aprono gli scenari più disparati con i Clippers soggetti a multe milionarie, contratti annullati e soldi restituiti. L'NBA in questo si muove con grande autonomia, spesso con l'ausilio di arbitrati extragiudiziali, lontani da lunghi processi dei tribunali. La stagione inizia tra un mese, la suggestione più affascinante ed estrema vuole Khawi Leonard in forma, improvvisamente senza più un contratto, alla ricerca di riscatto e di una vetrina per riguadagnarsi un ingaggio futuro che gli permetta di sanare i suoi debiti. Ci sarebbe la fila alla porta, ma tempi e modi restano un mistero.
Tra le ipotesi più accreditate al momento c'è l'All Star break, a metà febbraio 2026, che guarda caso si svolgerà a Los Angeles. Per la prima volta all'Intuit Dome, con la squadra di Ballmer a fare gli onori di casa. Negli ultimi anni questa pausa ha rappresentato il momento di rottura della stagione, il culmine del mercato invernale, da cui poi parte la corsa al titolo. Leonard potrebbe salutare il pubblico di casa per poi diventare la mina vagante che scombussola la lega, la lotta per l'anello. Quanto ai Clippers, rimarrebbero la seconda squadra di Los Angeles.
A cura di Mauro Pelella
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