In California un programma sanitario è stato multato per non aver fornito cure psichiatriche di qualità a chi soffre di disturbi gravi. Perché chi non riceve la giusta assistenza ha un elevato rischio di diventare homeless o essere arrestato. Gravando così sui conti pubblici

Il Programma Sanità "Kaiser" della California del Nord, noto per avere un'ottima reputazione, è stato recentemente multato per 4 milioni di dollari dal Dipartimento di Sanità dello Stato. È colpevole di non aver fornito ai pazienti con disturbi mentali gravi un'assistenza psichiatrica di qualità confrontabile a quella fornita ai pazienti cronici con malattie organiche, come quelle cardiache, o respiratorie, che richiedono trattamenti intensivi e specializzati.

Una notizia sulla quale dovrebbero riflettere i nostri amministratori. Anche perché parte dalla considerazione che non occuparsi, nei servizi di salute mentale, di pazienti gravi e molto bisognosi di cura, significa vedere poi queste persone nei Pronto Soccorso e nei reparti di medicina e di chirurgia degli ospedali, dove arrivano colpiti da malattie fisiche scompensate e vittime di traumi, il cui trattamento costa molto di più. Quei pazienti, se non curati o curati in modo parziale e inadeguato, hanno inoltre un elevato rischio di diventare homeless, di affollare case di riposo e altre strutture comunitarie, di essere arrestati e in ultima analisi di gravare pesantemente sulle casse governative.

Michael Hogan, coordinatore della Commissione presidenziale sulla salute mentale, ha scritto che le persone che hanno bisogno dei servizi di salute mentale sono come una piscina, nella quale c'è una parte bassa ed una profonda. La prima è quella dei numerosi pazienti che soffrono di disturbi mentali comuni come la depressione, i disturbi d'ansia, da uso di alcol o di droghe, e che, se assistiti, ricevono cure, in genere di breve durata, dai servizi di medicina generale territoriali, che il Progetto Kaiser ha recentemente migliorato favorendo il collegamento con i servizi di salute mentale.

La parte profonda è quella dei pazienti con disturbo bipolare, schizofrenia, disturbi alimentari, disturbi di personalità borderline e altri gravi e di lunga durata. Sono meno numerosi, ma hanno bisogno di un sistema di cura specialistico ricco di risorse e ben integrato. Per loro, hanno argomentato i revisori californiani che hanno comminato la multa, esistono oggi trattamenti di efficacia confrontabile con quella dei trattamenti per le persone con malattie fisiche croniche. Non è giustificato, quindi, non provvedere.

Michele Tansella è direttore del Centro Oms di Ricerca sula Salute mentale, Verona