Ossessioni, stravaganze, sogni infranti. Un’opera nata dalla collaborazione tra artisti racconta l'emarginazione contemporanea

Salve, risponde il Ministero della solitudine. Il Ministero è a vostra disposizione ma in questo momento non può rispondere. Lasciate un recapito telefonico e sarete richiamati prontamente. Il Ministero ringrazia e vi augura una giornata luminosa». E pensare che in Gran Bretagna, nel 2019, è stato realmente istituito un Ministero della solitudine, segno che forse qualcuno dovrebbe occuparsi del nostro disagio. 

 

Ma chi decide se siamo classificabili come persone sole? Troppo complicato per l’Italia, ma non in teatro, dove l’immaginazione dell’intero ensemble lacasadargilla ha ideato uno spettacolo in cui racconta di solitudini che hanno a che fare con aspirazioni fallite, ossessioni, stravaganze pericolose. Solitudini di cui si occupa un’istituzione precisa, il Ministero della solitudine, appunto, che dà anche il titolo allo spettacolo (produzione Teatro di Roma, Ert e Metastasio di Prato). Codiretta da Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, la pièce è stata scritta dai cinque attori interpreti coordinati da Fabrizio Sinisi, mentre Marta Ciappina ha curato la drammaturgia del movimento.

 

Quella a cui assistiamo è una specie di partitura della solitudine, dove le cinque vicende narrate procedono per confessioni, incontri mancati, rapide apparizioni, esponendoci tutte le sfumature possibili del disagio. In una specie di non-luogo mentale incontriamo Teresa (Caterina Carpio), aspirante scrittrice; Alma (Giulia Mazzarino), sua figlia, per ore chiusa in stanza; F. (Francesco Villano), ossessionato dal rischio dell’estinzione; Primo (Emiliano Masala), in compagnia di una bambola in silicone; Simone (Tania Garribba), impiegata del Ministero, che organizza le vite degli altri. 

 

Ciascuno tenta di salvarsi a modo suo, ma sono vite che tra loro non s’incontrano mai davvero, come le luci spezzate sullo sfondo. Eppure, quella leggerezza che aleggia sin dall’inizio riuscirà a farci sorridere delle nostre fragilità.

 

Il Ministero della solitudine
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
Brescia (7/12), Rimini (9/12), Milano (12-17/12)