L'Italia ha il maggior numero di divise, ma il proliferare di corpi e comandi le rende inefficaci. I sindacati: il 60 per cento del personale resta negli uffici. E il viceministro Morando annuncia una riforma

Nuovo record per l'Italia: mentre l'Europa si interroga su come difendersi dal terrorismo islamico, gli ultimi dati Eurostat che fotografano il numero delle forze di polizia presenti nei 28 paesi membri della Ue mettono il nostro Paese primo in classifica per il numero di agenti presenti sul territorio: ben 278 mila, contro i 243 mila della Germania e i 203 mila della Francia.

Il dato italiano, inoltre, non comprende le polizie municipali (60 mila uomini), i vigili del fuoco (altre 31 mila unità) e la polizia penitenziaria (38 mila). Con un'inchiesta di Emiliano Fittipaldi “l'Espresso” + analizza il grande spreco di risorse nella sicurezza in Italia.

Il numero di poliziotti, carabinieri e finanzieri è elevatissimo anche rispetto agli abitanti: tra Aosta e Caltanissetta contiamo 508 agenti ogni 100mila persone, contro i 300 della Germania, i 354 della Francia e i 259 della Gran Bretagna. Peccato che, in termini di sicurezza, facciamo però peggio dei nostri partner Ue. Un'anomalia, la nostra, dovuta innanzitutto al numero abnorme di polizie autonome, con propri comandi e specifiche strutture: ben 9, se si contano anche la municipale e la provinciale, per una spesa complessiva che supera i 20 miliardi di euro l'anno. Se Carlo Cottarelli, ex commissario alla spending review, ipotizzava di risparmiare fino a 2,7 miliardi di euro l'anno, secondo i sindacati una riforma è necessaria anche per migliorare il controllo del territorio: ben il 60 per cento delle divise, spiega il Sap, non è adibito alla sicurezza dei cittadini, ma lavora negli uffici e vigila stazioni e comandi sparsi per le nostre regioni.

Sicurezza
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7/1/2015


Il governo, in passato, ha annunciato di voler mettere in cantiere una riforma del comparto. Nulla però, è stato ancora fatto, se non qualche ipotesi sull'unificazione del Corpo Forestale con la Polizia di Stato. «È solo un primo passo» spiega a "l'Espresso" il viceministro dell'Economia Enrico Morando. «Ci sono i margini per effettuare riforme importanti, in modo da evitare sovrapposizioni non più accettabili. Bisogna che il territorio venga diviso tra i corpi: dove c'è una forza di polizia non ce ne deve essere un'altra. In Europa siamo uno dei paesi che spende di più, ma in termini di risultati facciamo peggio di Francia, Germania, Inghilterra e Spagna: vuol dire che c’è un problema di organizzazione e struttura del servizio. Le sembra opportuno, per esempio, che la Guardia di Finanza abbia reparti antisommossa come i Berretti Verdi?».

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