Cinzia Amatullah Albi è una donna napoletana convertita all'Islam. Con le idee ben chiare su dove stia il confine fra lecito e illecito per il Corano. Dei genitori che accettano troppi compromessi dice: "Mi dispiace per loro, hanno poca fede"
Cinzia Amatullah Albi ha 41 anni, un marito e 5 figli. Cresciuta a Napoli in una famiglia cattolica, laureata in lettere moderne, nel febbraio del ’99 ha dato la sua professione di fede all’Islam. Pochi mesi dopo ha sposato un ragazzo nordafricano. Quindi è passata al velo integrale, fino alle ginocchia. Oggi vive a Londra, indossa l’hijab, educa i figli a casa e si occupa di traduzione di testi coranici.
Perché l’home-schooling?«Perché nella scuola pubblica i bambini sono bombardati dal Natale, la Pasqua, dai valori cristiani. Ed è un ambiente promiscuo. Dalla pubertà in poi non è permesso, per l’Islam, che maschi e femmine si mescolino»
La scuola pubblica non sarebbe importante per l’integrazione?«Molti genitori musulmani mandano i figli in classi miste perché si sentono in colpa a negare loro la normalità. Ma la promiscuità non è permessa dalla nostra religione»
Non rischiate di restare isolati?«Adeguarsi alla società non è un’evoluzione, se le conseguenze sono in contrasto con i principi islamici. Chi scende a compromessi ha poca fede. Se ci lasciamo andare su temi come la promiscuità finiremo per vivere in quel modo occidentale da cui siamo fuggiti. L’Occidente è una cultura che lascia solo vuoto. Io l’ho provato. E ho scelto Allah»
Cosa insegna ai suoi figli?«Ogni giorno Corano, arabo, inglese e matematica. A turno, altre materie».
Non soffrono per la mancanza di frequentazione dei coetanei?«Il traguardo per un buon musulmano è il paradiso. Per il quale non devono importarci le rinunce in questa vita».
Lei ha studiato. E sua figlia?«Certo, se lei lo vorrà».
Potrà andare a lavorare?«Non le consiglierei impieghi per cui si troverebbe in ambienti promiscui. Suggerirei un lavoro flessibile, magari da casa (come me), oppure a scuola».
E se vorrà fare la manager?«Se sarà dotata potrà diventare medico, infermiera, biologa: mestieri in cui il rapporto col sesso opposto può essere limitato, se non eliminato del tutto».