Era nell'aria. Dopo l'inchiesta giornalistica della principale tv pubblica svedese e alcuni documenti pubblicati da "L'Espresso" un mese fa, i giudici dell'anti-corruzione di Stoccolma hanno aperto un'indagine giudiziaria sulla compravendita di 7 elicotteri AW139, che la Swedish Maritime Administration (ente pubblico che si occupa del controllo e dei soccorsi sul Mar Baltico) ha acquistato da AugustaWestland nel novembre 2012.
Un appalto da 90 milioni di euro, di cui "L'Espresso" aveva denunciato stranezze e irregolarità di vario tipo. I funzionari svedesi della Sma, in effetti, sembravano aver disegnato una gara su misura per il colosso italiano. Nel 2011 il primo bando prevedeva che potessero partecipare alla gara solo i costruttori capaci di soddisfare ben 52 requisiti tecnici: quasi tutti ricalcano, pari pari, le specifiche degli AW139. Tanto che Eurocopter, azienda franco-tedesca concorrente di Finmeccanica, fa un ricorso per bloccare tutto, vincendolo.
La Sma, revocato il bando, non si dà per vinta e prova a prendere dal nostro colosso i sette elicotteri passando per un affidamento diretto. Pratica vietata in Svezia, se non in caso di motivi eccezionali: non ve ne sono, e anche stavolta i giudici fermano l'affare.
Nel 2012, in estate, gli svedesi (che incontrano varie volte i manager italiani, e scrivono email spiegando, prima ancora dell'assegnazione dei bandi, di voler venire in Italia «per fare una "stretta di mano"») scrivono così un secondo deal pubblico. Dove inseriscono un nuovo requisito: chi vuole partecipare alla gara delle garantire che il primo elicottero deve essere consegnato entro appena sette mesi.
I concorrenti di Finmeccanica, stavolta, si arrendono: «Difficilmente i requisiti potevano essere soddisfatti» attaccano gli americani del colosso Sikorsky. «Salvo dal concorrente prescelto in anticipo».
Un accusa pesante. Mercoledì mattina, a poche settimane delle denunce giornalistiche, i pm hanno mandato la polizia giudiziaria nella sede dell'ente governativo, a sequestrare carte, documenti e computer. «Confermo che abbiamo aperto un'inchiesta preliminare», ha spiegato il magistrato Robret Engsted, rifiutando di dare altri dettagli alla France Press.
Non c'è pace a Busto Arsizio. Dopo l'affare indiano andato in fumo per presunte tangenti milionarie e i nuovi guai che arrivano dalla procura di Milano per gli elicotteri venduti al governo di Algeri, ora per i vertici di Finmeccanica si apre un nuovo fronte. Un mese fa l'azienda spiegava con tranquilità a "L'Espresso" di «respingere ogni illazione su eventuali scorrettezze relative all'ordine svedese». Oggi, però, il clima è meno sereno. Anche se l'appalto fu firmato quando al tempo del vecchio management.