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Football Leaks, gli affari segreti del calcio: Cristiano Ronaldo e Mourinho vanno offshore

di Vittorio Malagutti e Stefano Vergine   2 dicembre 2016

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Società nei paradisi fiscali, triangolazioni: un'inchiesta realizzata da 12 testate europee, con l'Espresso unica italiana, svela i segreti del business del pallone

Tra il 2009 e il 2014, il calciatore Cristiano Ronaldo, attaccante portoghese del Real Madrid, superstar globale del pallone, ha trasferito oltre 70 milioni di euro nei conti bancari della Tollin, una società registrata alla British Virgin Islands, paradiso fiscale nei Caraibi.

Altri 74 milioni, versati su un conto svizzero, sono stati stati incassati dal fuoriclasse portoghese negli ultimi giorni del 2014, quando ha ceduto i diritti sulla propria immagine, per gli anni tra il 2015 e il 2020, a un uomo d'affari di Singapore, Peter Lim.

Su questi redditi, frutto in gran parte di contratti pubblicitari, Ronaldo ha pagato tasse per un totale di pochi milioni, pochi milioni in tutto. Spiccioli. Tutto è scritto nero su bianco: contratti, bilanci societari, conti bancari, perfino le mail tra i consulenti del calciatore.

Speciale
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Le carte che documentano i traffici offshore di Ronaldo fanno parte del gigantesco archivio di Football Leaks. Milioni di file, per un totale di 1,9 terabyte, che raccontano gli affari segreti del calcio. È l’altra faccia del pallone, quella nascosta, dove si muovono finanzieri e imprenditori spesso di dubbia reputazione, banchieri e prestanome con base nei paradisi fiscali.

Per sette mesi, i cronisti di 12 giornali europei, tra cui l’Espresso, l’unico italiano, hanno esplorato questo mare di documenti a caccia di notizie. Gli accordi riservati tra le squadre. Le manovre e le alleanze tra i grandi procuratori sportivi, quelli che di fatto controllano il calciomercato. I contratti milionari tra club e calciatori. I flussi di denaro che approdano nei centri offshore e nelle banche svizzere. L’archivio segreto, offerto al settimanale tedesco Der Spiegel da una fonte anonima, è stato poi condiviso con le altre testate riunite nel network EIC, European Investigative Collaborations.

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Ed ecco Football Leaks, che illumina per la prima volta i traffici, spesso illeciti, all’ombra del business globale del calcio, quello degli sponsor e delle televisioni, delle grandi squadre e dei supercampioni che muovono centinaia di milioni di tifosi in tutto il mondo.

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Ecco i risultati della lunga inchiesta condotta insieme agli altri giornali dell’EIC. Il racconto va a incrociare i grandi club europei, compresi alcuni italiani, come Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli, Torino. Descriveremo nei particolari le clausole segrete dei contratti di decine di calciatori, compresi alcuni grandi nomi che militano nel nostro campionato. E infine, seguendo le tracce del denaro, siamo riusciti ad alzare il velo sui risvolti finanziari, fin qui inediti, di alcuni clamorosi colpi di calciomercato.

L'inchiesta
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Operazioni da decine di milioni che finiscono per rimbalzare nei paradisi fiscali, in una girandola di prestanome e fatture. Per gestire al meglio i suoi affari Ronaldo si è affidato a Jorge Mendes, agente di calciatori tra i più ricchi e influenti nel mondo.

Mendes, pure lui portoghese, vanta un altro cliente superstar del calibro di Josè Mourinho, l'allenatore dell'Inter del Triplete. In un comunicato stampa diffuso oggi, venerdì 2 dicembre, Mendes, tramite la sua società Gestifute, ha dichiarato che sia Ronaldo sia Mourinho sono in regola con il Fisco in Spagna e in Inghilterra, dove lavora attualmente l'ex tecnico dell'Inter. La sua società personale, come svelano le carte di Football Leaks, si chiama Koper Services ed è stata registrata allo stesso indirizzo di quella di Ronaldo. Entrambe hanno sede in una palazzina di due piani a Vanterpool Plaza, nella cittadina di Road Town, sull’isola di Tortola.

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Tra il 2010 e il 2013, prima di trasferirsi in Inghilterra al Chelsea e poi al Manchester United, Mourinho ha guidato il Real Madrid e nel 2014 è finito nel mirino del Fisco spagnolo che ha aperto un'indagine sugli affari dello "Special One”, come è soprannominato il tecnico lusitano. Il conto finale è salatissimo. Per chiudere la vicenda Mourinho dovrà pagare 5,5 milioni, tra tasse arretrate e sanzioni.