Contattata dal consorzio, la sovrana fa sapere che paga comunque le tasse. E nel paradiso fiscale di Jersey spuntano due trust di Noor di Giordania 

Sono due piccole isole, una lontana, nel mar dei Caraibi, l’altra nel canale della Manica, vicino all’Inghilterra. Sono paradisi fiscali. E ospitano anche clienti regali. La prima, Elisabetta II, è la sovrana del Regno Unito. La seconda è Noor, la regina di Giordania. Ad accomunarle sono quelle due isole, le Cayman e Jersey, dove hanno sede moltissime società offshore.

Alla regina Elisabetta fa capo, ufficialmente, The Duchy of Lancaster, un’immobiliare privata che gestisce beni della corona britannica. Finora si sapeva che quella società aveva fatto investimenti in edifici commerciali del sud dell’Inghilterra, ma s'ignorava che avesse immesso fondi in società offshore. Dai documenti riservati dello studio Appleby ora risulta che l'immobiliare The Duchy of Lancaster ha investito sette milioni e mezzo di dollari in un fondo delle isole Cayman. Questo fondo si chiama "Dover street VI Cayman Fund LP" ed è specializzato nell'acquisto di quote di società farmaceutiche e tecnologiche, come un'azienda che registra le impronte digitali per i cellulari. 

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Quel fondo offshore ha investito anche in una società di private equity, che a sua volta controlla la Brighthouse, un’immobiliare assai criticata da associazioni di consumatori e da parlamentari inglesi per operazioni speculative. La Brighthouse è specializzata in una formula particolare di gestione degli immobili, definita “rent-to-own”: chi firma questo contratto, può passare dall’affitto alla proprietà di una casa. Il canone di locazione, in pratica, si trasforma in una rata di mutuo. Le contestazioni, molto aspre, riguardano il fatto che ci sono piani di pagamento che fanno schizzare i tassi d’interesse fino al 99,9 per cento. Un’enormità.
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La regina Elisabetta II, attraverso una sua assistente, ha risposto alle richieste di spiegazioni inviate dal consorzio Icij. La sua addetta stampa ha precisato al Guardian, partner inglese del network giornalistico, che “The Duchy” ha sì investimenti in corso nelle Cayman, ma non sapeva che i fondi venissero poi impegnati in BrightHouse. Gli investimenti offdhore della regina non sono stati dichiarati nei rapporti annuali di The Duchy, perché la società non è obbligata a rivelare i dettagli del suo patrimonio. Il fondo alle Cayman ha reso ha The Duchy almeno 360mila dollari, che risultano versati nel giugno 2008. L'addetta stampa precisa però che  la regina paga volontariamente le tasse sulle entrate di “The Duchy” e i suoi investimenti.
Noor, la regina di Giordania

Anche la regina di Giordania è indicata come beneficiaria di due trust, collocati nell’isola di Jersey. Contattata dal consorzio, Noor ha precisato che si tratta di «lasciti destinati a lei e ai figli» dal defunto re Hussein. E che «sono stati sempre amministrati in base alle regole e ai più elevati standard etici e legali».