Il bomber sudamericano del Paris Saint Germain controlla due sigle con sede a Malta. Dove incassa i compensi degli sponsor. E versa al fisco locale soltanto il cinque per cento dei profitti

Si trova a Malta lo scrigno segreto di Edinson Cavani, il supercampione uruguaiano che gioca in Francia nel Paris Saint German. È uno scrigno offshore che serve a pagare pochi spiccioli di tasse su guadagni milionari. L'archivio dei Maltafiles, analizzato da L'Espresso con il consorzio europeo di giornalismo investigativo Eic, svela l'esistenza di due società controllate dall'attaccante sudamericano, vecchia conoscenza anche del nostro campionato dove ha giocato per sei stagioni, dal 2007 al 2013, con la maglia del Palermo e poi con quella del Napoli.

Cavani è una star di fama mondiale, uno dei più pagati giocatori del mondo con un compenso annuo che si aggira intorno a 13 milioni. Poi ci sono i contratti con gli sponsor, Nike in prima fila, che ha scelto l'attaccante del Psg come testimonial alla fine del 2014, un anno dopo il suo arrivo a Parigi. Sono proprio i soldi della pubblicità a prendere in parte la rotta che porta a Malta.

Due società controllate dal calciatore, la Edicavani Official Ltd e la Rocha Holding Ltd, nel 2015 hanno incassato profitti per quasi 1,6 milioni di euro. Al fisco però, a titolo di imposta sul reddito d'impresa, sono andati meno di 50 mila euro, per l'esattezza 48 mila 405 euro. Questo è quanto svelano le carte custodite al registro pubblico di Malta. In sostanza, Cavani ha chiuso la partita pagando solo il 3 per cento di tasse. In Francia, l'aliquota corrente sui profitti societari è dieci volte più alta: il 33 per cento. Un gran risparmio, quindi, realizzato grazie alle generose norme varate dal governo maltese per attirare aziende e investitori provenienti da altri Paesi. E così l'aliquota ufficiale pari al 35 per cento si riduce fino al 5 per cento se la società registrata sull'isola del Mediterraneo paga dividendi a un azionista straniero.

Esclusivo
MaltaFiles, tutti i nomi degli italiani con i soldi nell'isola paradiso fiscale
22/5/2017
«Ho rispettato tutti i miei obblighi fiscali pagando tutto quanto dovevo in Francia», ha reagito Cavani interpellato dal Consorzio europeo di giornalismo investigativo. Le autorità di Parigi potrebbero però aprire un'indagine per verificare se le società maltesi svolgano una reale attività oppure siano soltanto uno schermo che serve a mascherare il reale beneficiario dei pagamenti.

La Edicavani Official ltd, che ha come amministratore lo stesso calciatore uruguaiano affiancato da una società di servizi finanziari, ha incassato 1,59 milioni di euro nel 2015, primo anno di contratto con lo sponsor Nike. Dal bilancio risulta che nell'arco di 12 mesi sono stati versati oltre 600 mila euro a titolo di servizi amministrativi.

Visto il tipo di attività svolta, questa somma appare molto elevata e nelle carte non viene specificato chi siano gli effettivi beneficiari di questi pagamenti. Il conto economico si chiude con 988 mila euro di utile, su cui vengono pagati circa 340 mila euro di tasse, che corrispondono all'aliquota ufficiale del 35 per cento. Nel 2015 Edicavani Official ha girato 629 euro di dividendi al suo azionista Rocha Holding, di proprietà del calciatore. Quest'ultima però, in base alla legge maltese, ha diritto a un rimborso pari a 290 mila euro. Ed ecco, quindi, che il conto finale con il fisco scende a meno di 50 mila euro. Spiccioli.