Innovazione
17 ottobre, 2025È norvegese la prima strada sperimentale che ricarica le auto e gli autobus grazie ai campi magnetici generati dalle bobine poste sotto all’asfalto. Un sistema integrato di ricarica che sfida le temperature glaciali
Inaugurata la prima strada che ricarica i veicoli elettrici, nella città di Trondheim, in Norvegia, Un progetto innovativo realizzato per fornire “carburante” ai bus elettrici della rete cittadina. Un’infrastruttura sperimentale che si basa sulla ricarica induttiva: si tratta di bobine di rame, installate sotto l’asfalto, generano un campo elettromagnetico che trasferisce energia ai veicoli in transito che, dotati di ricevitori compatibili, possono rifornirsi di energia senza fermarsi e senza bisogno di colonnine tradizionali. Parliamo di circa 500 kilowatt prodotti su una tratta di 100 metri.
Ghiaccio non ti temo
La sperimentazione è in corso nella città che fu l’antica capitale della Norvegia, dove neve, ghiaccio e basse temperature mettono duramente alla prova le infrastrutture energetiche, un contesto climatico ideale per testare la robustezza delle tecnologie che potrebbero essere replicate in altre regioni con inverni rigidi. Il progetto ha richiesto un investimento di 22,4 milioni di corone - pari a circa 2,12 milioni di dollari - da parte del governo norvegese che inserisce questo test in un piano più ampio: eliminare i motori a combustione interna entro il 2025, completando la transizione verso una mobilità interamente elettrica.
Obiettivo full electric
La Norvegia immatricola più del 96% di auto elettriche, che non è più una promessa per il futuro, ma una realtà che scorre silenziosa lungo le strade del presente. In un Paese dove oltre il 96% delle nuove immatricolazioni riguarda veicoli a batteria, la transizione non si misura soltanto in numeri, ma nella quotidianità di chi viaggia senza pensare più a colonnine e cavi. Qui la ricarica può avvenire direttamente mentre si è in movimento: la strada stessa diventa una fonte di energia. È lo stesso principio dell’induzione usata per i caricabatterie wireless dei telefoni, ma applicato su scala urbana: auto, autobus e camion ricevono elettricità durante la marcia, eliminando le soste forzate e riducendo drasticamente l’ansia da autonomia. La logica è rivoluzionaria e rende teoricamente possibile immaginare viaggi continui, con batterie più piccole e infrastrutture meno ingombranti.
Strada a ricarica induttiva
La Norvegia sta per diventare il primo Stato al mondo a mandare in pensione i motori a combustione. Nel 2010 le auto elettriche rappresentavano meno dell’1% delle vendite nel Paese e in soli 14 anni il dato è salito all’88,9%, per superare il 96% nei primi mesi del 2025. Se il trend si conferma, entro la fine dell’anno la quota potrebbe arrivare fino al 100%. E un grande peso ce l’ha la combinazione fra infrastrutture di ricarica tradizionale e nuove tecnologie, che hanno portato a sviluppare le strade a ricarica induttiva: l’energia ricarica il veicolo senza soste, il guidatore neanche se ne accorge.
Incentivi ragionati
Ma andiamo per gradi e vediamo che questa “rivoluzione” è stata possibile grazie a un piano coerente di transizione: forti incentivi fiscali, infrastrutture capillari e politiche pubbliche stabili: un esempio fra tutti, le auto elettriche godono dell’esenzione IVA al 25%, non pagano i pedaggi autostradali e hanno accesso gratuito o agevolato ai parcheggi pubblici. Con oltre 13 mila punti di ricarica, di cui 1.600 ad alta velocità, i cittadini possono viaggiare su tutto il territorio senza preoccupazioni.
Transizione
Cecilie Knibe Kroglund è la viceministra norvegese ai Trasporti. Racconta di aver scelto incentivi e infrastrutture invece di divieti drastici, creando un contesto in cui scegliere l’elettrico è diventato naturale e conveniente. Il piano prevede anche la completa elettrificazione del trasporto pubblico: entro il 2025 tutti gli autobus urbani saranno a zero emissioni. In questo scenario, le strade di ricarica non sono un’idea futuristica, ma uno strumento concreto per sostenere il ritmo di una transizione già in corso. La strada di ricarica wireless rappresenta uno dei tasselli più interessanti di questa strategia. In un futuro non lontano, potrebbe rendere obsoleta l’idea stessa di “fare rifornimento”, trasformando il movimento in energia. E in Norvegia, quel futuro è già iniziato.
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